Card. Zuppi: costruire la pace sull’esempio di Francesco

Il presidente della CEI a Paola in occasione della festa di San Francesco. Sul prossimo numero di PdV l'intervista al porporato. 

“La logica della violenza e della guerra sembra più convincente, a volte abbiamo reso la pace un sogno da ingenui, ma non c’è futuro senza la pace”. Lo ha detto il card. Matteo Maria Zuppi, presidente della Conferenza episcopale italiana, intervenendo al santuario regionale di Paola (Cs), in occasione della festa di San Francesco, patrono della Calabria. Il porporato è stato accolto dal correttore generale dei Minimi padre Gregorio Colatorti e dal correttore provinciale padre Francesco M. Trebisonda. Presente anche mons. Giovanni Checchinato, arcivescovo metropolita di Cosenza – Bisignano. Guardando all’attualità, il card. Zuppi ha ammonito i fedeli: “conserviamo alcune immagini della guerra in Ucraina, stampiamocele nel cuore, perché quelle fanno capire che dolore c’è. Facciamo nostre quelle lacrime. La guerra è la madre di tutte le povertà, nella guerra tutti perdiamo, anche chi vince”. Il card. Zuppi ha ricordato l’esempio di San Francesco, il quale “parlava la lingua che supera tutte le frontiere, che ci fa sentire uguali agli altri, perché parlava la lingua della ‘Charitas’, dell’amore”. Chiedendo l’intercessione del santo, il porporwto ha pregato per il Continente. “L’Europa ha una grande responsabilità, quella di difendere la pace e un’Europa unita, che sia all’altezza di quel sogno che tutti quanti sono morti per la pace desideravano”. Per questo ha auspicato che “cresca l’unità e la difesa non di una tregua che nel continente dura da 80 anni, ma di una pace”, sottolineando che “questo richiede tanti artigiani di pace”.