La prova ontologica da Anselmo d’Aosta a Cartesio, un convegno dei Minimi al Laterano

L’evento si è posto in continuità con un convegno tenutosi nel 2021 al santuario di Paola, da cui è poi scaturita la pubblicazione del volume “Pensatori Minimi nella prima modernità filosofica e scientifica".

“La prova ontologica nel pensiero moderno tra Marin Mersenne e Emmanuel Maignan”. Ha avuto questo titolo il convegno internazionale svoltosi presso la Pontificia Università Lateranense, organizzato dall’Ordine dei Minimi di San Francesco di Paola, dalla Fondazione San Francesco di Paola, con il contributo della facoltà di Filosofia dell’Ateneo pontificio e dell’Università della Calabria. L’evento si è posto in continuità con un convegno tenutosi nel 2021 al santuario di Paola, da cui è poi scaturita la pubblicazione del volume “Pensatori Minimi nella prima modernità filosofica e scientifica”.Marsenne, Niceron, Maignan. Agostino, Tommaso, Anselmo d’Aosta, Cartesio si sono occupati della dimostrazione dell’esistenza di Dio sul piano dell’essere, un tema che concerne filosofia e teologia, e dunque fede, ragione e conoscenza. Sulla base di tali contesti, i relatori convenuti alla Pul hanno richiamato le speculazioni di Mersenne e Magnan, due religiosi appartenenti all’Ordine dei Minimi. Dopo i saluti di padre Gregorio Colatorti, correttore generale, e di padre Francesco Trebisonda, correttore provinciale, i relatori si sono soffermati sul tema teologico della prova ontologica dell’esistenza di Dio a partire da Anselmo d’Aosta. Fra gli interventi, quello di Luca Parisoli, docente dell’Università della Calabria.