Chiese di Calabria
A Laino Borgo la “Piccola Gerusalemme del Sud”. E il 21 agosto arriva il card. Pizzaballa
Una visita al santuario di Laino Borgo, che ha un legame speciale con la Terra Santa. Ecco la sua storia. Grande gioia della comunità e della diocesi di Cassano all'Jonio per la visita del card. Pierbattista Pizzaballa, patriarca latino di Gerusalemme.
È chiamata la “Gerusalemme del Sud” e, di anno in anno, è meta di migliaia di pellegrini e di visitatori. Il santuario delle Cappelle, sul Sacro Monte, al confine tra la Calabria e la Basilicata, nel comune di Laino Borgo, è un oasi di spiritualità per vivere, in piccolo, il clima della Città Santa. Si trova nel cuore del Parco Nazionale del Pollino, e ha una storia davvero singolare. Il 21 agosto arriva a far visita al santuario il card. Pierbattista Pizzaballa, patriarca latino di Gerusalemme (https://www.paroladivita.org/Chiese-di-Calabria/Il-21-agosto-il-card.-Pizzaballa-a-Laino-Borgo).
Il santuario delle Cappelle è infatti famoso per la presenza di 16 cappelline, piccoli edifici di struttura semplice, costruite e decorate in diverse fasi a partire dal 1557, anno in cui il devoto lainese Domenico Longo, al ritorno dal suo pellegrinaggio in Terra Santa, inizia la costruzione delle edicole in un terreno di sua proprietà, come risulta da una pergamena inserita in una platea del 1891 dall’abate, sacerdote e storico lainese Giuseppe Gioia.
Scrive Gioia a proposito di Longo: “è un grande esempio di credenza operativa dappoiché egli non solo ebbe il coraggio di affrontare spese e disagi per appagare i moti pietosi del suo cuore, ma volle scrivere il suo itinerario e gittare sulla terra natale le fondamenta di un santuario, che in fino le proporzioni rappresentasse quei santi luoghi da lui visitati e che furono testimoni indi della vita e dei patimenti del divino redentore”.
Un complesso di fede e di preghiera, caratteristico proprio per le cappelle, per entrare in alcune delle quali bisogna abbassarsi fino a terra. Le cappelle sono raggruppate per aree: Il Calvario, il monte degli ulivi, la valle di Giosafat con i luoghi principali della vita ma soprattutto della passione e della morte del Signore. Chi visita il santuario delle cappelle vi trova la riproduzione della pietra dell’unzione, del Santo Sepolcro e ancora il Domins flevit di Gerusalemme, l’Ascensione, Il Cenacolo, e dunque le tombe di Maria e di Giuseppe. Significativa l’iscrizione sulla portella di ingresso della riproduzione del Santo Sepolcro: “e il suo Sepolcro sarà glorioso. Questo a somiglianza del sepolcro di Gerusalemme è stato eretto a cura di Domenico Longo. 20 febbraio 1556 – 18 febbraio 1557”. La piccola riproduzione di Gerusalemme ha al suo centro il santuario dedicato alla Madonna dello spasimo, la cui immagine è stata Incoronata da San Giovanni Paolo II nel 1991 a Roma.