Chiese di Calabria
Camminare Insieme compie 30 anni
Il percorso del periodico dell'arcidiocesi di Rossano - Cariati prosegue nel solco della tradizione e ora celebra un anniversario di tutto rispetto.
Parterre d’eccezione per la giornata in cui è stato celebrato il trentesimo anniversario di “Camminare Insieme”, il periodico dell’arcidiocesi di Rossano – Cariati. Nella splendida cornica del Palazzo San Bernardino, nel centro storico dell’area urbana di Rossano, sono convenuti i primi direttori della testata, monsignor Luigi Renzo e monsignor Francesco Milito, sacerdoti del clero rossanese e oggi vescovi rispettivamente di Mileto e di Oppido. Un tuffo nel passato, ai motivi che portarono nel 1989 l’allora Pastore della Chiesa rossanese, monsignor Serafino Sprovieri, a fare un passo verso la nascita di un giornale che potesse raccontare la storia del tempo, a partire dalle parrocchie e dai sacerdoti. Gli inizi di Camminare Insieme, con grande carico di emozione e di gratitudine, sono stati raccontati proprio da mons. Renzo, che ha recuperato il cuore di una missione che continua ancora oggi. I primi palpiti di un giornale raccontati da un testimone privilegiato, insomma. Degno successore alla guida del periodico fu anche mons. Milito, che si trovò direttore di Camminare Insieme negli anni a cavallo e successivamente del nuovo Millennio. Nel corso del trentennio il progetto e le scelte grafiche e di contenuto del periodico rossanese sono cambiate, cerando di stare sempre al passo coi tempi. Un cammino bello e faticoso insieme, dove i sacrifici si sono uniti alla gioia di un prodotto che ha voluto rispondere agli impulsi della Chiesa italiana e a quel progetto culturale che ha fatto dei Settimanali cattolici un avamposto di missione. Parole e concetti che sono stati ricordati da don Enzo Gabrieli, direttore di Parola di Vita e vicedirettore della Federazione italiana settimanali cattolici (Fisc), cui “Camminare Insieme” è associata. Un percorso che monsignor Giuseppe Satriano, attuale Arcivescovo, ha voluto proseguire, nonostante le annose ristrettezze economiche che richiedono sacrificio e cinghie strette, in un tempo che non favorisce la nascita e la vita delle testate. Mons. Satriano, che ha confermato alla guida del periodico il giornalista Antonio Capano, ha puntato sulla comunicazione sociale inserendola all’interno del cammino pastorale. Lo si legge – per dirla così – dando uno sguardo al logo, a quella necessità di camminare anzitutto e di farlo insieme come Gesù con i discepoli di Emmaus. Il viaggio dell’Ufficio comunicazioni sociali della diocesi deve essere fatto per forza insieme, altrimenti diventa infruttuoso. Per questo, sotto la guida di don Pino Straface, l’Ufficio pastorale si avvale di esperti e appassionati giornalisti, prima fra tutti Anna Russo, una delle anime pulsanti della comunicazione diocesana. “L’impegno diocesano del periodico e il lavoro di redazione aumentano la dimensione relazionale di una palestra di persone che si cimentano nella realizzazione del giornale dialogando fra di loro e crescendo insieme” – ha sottolineato mons Satriano -. Infatti, “al di là della mera comunicazione, il giornale diocesano apre alla dimensione della speranza perché è un trampolino di lancio per tanti giovani”.