Via Crucis sui passi del Venerabile Francesco Mottola

Nella cittadina di Tropea una via Crucis con le meditazioni del sacerdote nel cinquantesimo della sua morte ed in attesa della sua beatificazione

Una suggestiva, coinvolgente e silenziosa via Crucis si è snodata domenica 17 marzo, nelle ore serali per le vie della città di Tropea. Numerosi ragazzi, giovani e adulti dell’Azione cattolica diocesana, insieme a tantissimi fedeli,  hanno così voluto esprimere la propria gratitudine al Signore per il dono della vita e della santità del Venerabile don Francesco Mottola, nel cuore della quaresima di questo speciale anno giubilare mottoliano, indetto dal Vescovo Renzo per ricordare i 50 dalla morte del sacerdote tropeano. Proprio l’azione cattolica maschile e femminile fu uno dei primi campi di apostolato del Venerabile e a cui dedicò le sue energie di giovane sacerdote.

Nel corso della via crucis sono risuonate le parole dello stesso Venerabile sacerdote, che raccontano, più di ogni altra parola, il fuoco di amore che ardeva in Lui e che lo ha spinto a fare della sua vita donata agli ultimi una via crucis esistenziale per dare una risposta concreta al singhiozzo di quella gente sofferente del suo tempo.

Durante la serata,  si sono vissuti attimi di grande commozione spirituale, in modo particolare quando alcune stazioni della Via Crucis hanno toccato i luoghi più significati della vicenda umana e spirituale di don Mottola.

Dinanzi al portone di quella che è stata la prima casa della carità, aperta da don Mottola nel 1936, per accogliere le prime anziane e ammalate, i visi di molti dei partecipanti sono stati solcati dalle lacrime e in tanti hanno voluto baciare quella porta, come gesto di amore e di venerazione per quel luogo dove, nel corso degli anni, il vangelo si è fatto carne attraverso l’opera silenziosa e materna delle oblate del Sacro cuore, umili samaritane sulle ferite dei nuju du mundu.