Giubileo, i “Santi della Misericordia” in un libro
Edito da Ecra, il volume di Laura Badaracchi e Stefano Dal Pozzolo offre profondi spunti di riflessione e di preghiera sugli uomini che hanno testimoniato con il loro esempio la Misericordia.
Una guida per i pellegrini del Giubileo della Misericordia alla scoperta della città eterna e dei suoi luoghi meno conosciuti legati alla spiritualità. Si intitola “I Santi della Misericordia. Itinerari a Roma e dintorni” ed è il nuovo libro scritto dalla giornalista Laura Badaracchi insieme al fotografo Stefano Dal Pozzolo, edito da Ecra. Il volume, che ha la prefazione del cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, offre profondi spunti di riflessione e di preghiera sui santi che hanno testimoniato con il loro esempio la Misericordia. Da Francesco d’Assisi a Ignazio di Loyola. Da Faustina Kowalska a Camillo de Lellis, passando per Filippo Neri. “Da molto tempo – spiega Laura Badaracchi, autrice del libro – mi appassionano le vite dei santi e dei testimoni della fede che sono nati, passati per Roma o che sono venerati nella Città eterna e dintorni. Ho pensato di valorizzarne le esperienze durante l’Anno giubilare. Da qui l’idea di dare a turisti e pellegrini l’occasione di scoprire santi e martiri in itinerari un po’ diversi da quelli “classici”. E per raccontare come la misericordia si è resa visibile. Si può imparare molto dai gesti compiuti secoli fa”. I Santi di cui si parla nel libro appartengono a epoche diverse, ma a legare le varie figure oltre alla Misericordia e alla Santità, c’è anche come spiega Badaracchi “ la sequela di Cristo, l’amore per lui. Ciascuno di loro- dice l’autrice- è rimasto folgorato da Gesù, si è sentito amato e ha voluto l’amore ricevuto, spesso pagando con la vita per questa scelta (nel caso dei martiri). L’incontro con il Signore risorto ha cambiato la vita di ciascun santo, che si è messo in ascolto della Parola per metterla in pratica”.
Nel libro poi non mancano i riferimenti all’arte, da sempre interprete della religiosità, ma anche della Misericordia. “La bellezza dell’arte- spiega l’autrice- apre la mente e il cuore alla sete d’infinito. Molte tele e affreschi raffigurano gesti di pietà, di amore, che colpiscono lo spettatore. La contemplazione per il credente si traduce in azione, meglio, in donazione: non puoi tenere gelosamente ed egoisticamente solo per te ciò che hai ricevuto gratuitamente”. I proventi dei diritti d’autore saranno devoluti in beneficenza al Centro Astalli, alla Caritas diocesana di Roma, al Progetto Ripa, alle missioni camilliane. “Mi sembrava necessario, nell’anno giubilare, fare personalmente qualcosa di concreto in termini di misericordia. Conosco – conclude Laura Badaracchi- molti volontari e religiosi che operano nelle associazioni beneficiarie dei diritti d’autore, così come alcune delle persone in difficoltà che vengono accolte. Questa è solo una piccola goccia nel mare dei bisogni e delle emergenze”.