Aperte le Porte della Misericordia

Monsignor Francesco Nolè ha celebrato l'Eucarestia nella concattedrale di Bisignano. Dappertutto, una grande folla di fedeli ha raggiunto le sedi giubilari dell'Arcidiocesi.

Sono state aperte nel pomeriggio le Porte della Misericordia dei diversi siti giubilari della diocesi di Cosenza – Bisignano. Dappertutto, grandi folle si sono radunate nelle prossimità delle chiese scelte dall’Arcivescovo e che saranno sedi dover poter lucrare l’indulgenza plenaria. Dalla città fino alla Sila, passando per la valle del Crati e le Serre, e ancora fino al Savuto, sono state 11 le chiese oggi protagoniste della solenne cerimonia di apertura della porta Santa. Ieri pomeriggio monsignor Nolè aveva varcato la Porta Santa della Cattedrale, dando inizio, nella Chiesa particolare di Cosenza – Bisignano, al “giubileo diffuso”. Un’esperienza di grazia e riconciliazione alla luce delle parabole della misericordia riportate da San Luca nel suo vangelo, che il presule ha commentato dando il mandato ai volontari della misericordia, nella cappella dell’Episcopio. Proprio sulla parabola del padre misericordioso si è concentrata l’omelia pronunciata dal presule in Cattedrale, oltre alla riflessione sulla parola di Dio del giorno. Una riflessione che monsignor Nolè ha voluto riprendere anche aprendo, lunedì, la Porta Santa della concattedrale di Bisignano. Dinanzi alla forania cratense, monsignor Nolè ha messo in evidenza l’importanza dell’ “unità”, un’unità da ritrovare e vivere in questo Anno della misericordia. Il Vescovo ha constatato con gioia la straordinaria presenza di sacerdoti della forania, in particolare delle stesse comunità parrocchiali che sono convenute nella concattedrale insieme al loro parroco. Ha pertanto invitato “ad approfittare dell’Anno Santo per realizzare opere di misericordia spirituali e corporali”. Alla celebrazione eucaristica hanno partecipato anche 30 coppie che hanno compiuto il percorso di preparazione al matrimonio. Aperta anche la porta Santa della basilica del beato Angelo ad acri, in un momento particolare, quando la comunità acrese sta festeggiando i 25 anni del patronato del fraticello sulla città. La celebrazione è stata presieduta da padre Pietro Ammendola, Porta aperta anche nel Santuario della Madonna della Catena di Laurignano.

Nei diversi siti, come si diceva, grande è stata la partecipazione dei fedeli. A Mendicino don Enzo Gabrieli, direttore di Parola di Vita, ha varcato la Porta del Santuario di Santa Maria dell’Accoglienza chiedendo ai fedeli presenti, in questo Anno Santo, di tendere la mano al fratello. Quello di Mendicino sarà certamente uno dei polmoni del giubileo nella nostra diocesi, come anche il Santuario di San Francesco di Paola. Nel cuore della spiritualità calabrese, la santa Messa è stata presieduta da padre Francesco Marinelli, ministro generale dell’ordine dei Minimi, che con la celebrazione odierna ha dato inizio anche al sesto centenario della nascita di San Francesco di Paola. Dalla porta del santuario paolano, decine di persone hanno raggiunto la cappella delle reliquie del santo taumaturgo, patrono della Calabria, per lucrare l’indulgenza. A Paola, anche la casa natale di San Francesco è luogo giubilare. Apertura della Porta Santa anche nel Santuario di San Francesco di Paola a Paterno, con la celebrazione presieduta da padre Gregorio Colatorti, ministro provinciale dell’ordine dei Minimi. A San Giovanni in Fiore, la celebrazione ha avuto inizio nel bellissimo centro storico, e, con le preghiere di rito, si è giunti all’abbazia florense, adornata a festa, dove monsignor Salvatore Bartucci ha varcato la Porta della Misericordia. Nell’omelia, il sacerdote ha messo in evidenza il ruolo essenziale della misericordia e l’impegno per il nuovo anno, nel quale sperimentare l’amore di Dio.A Scigliano e Montalto, nella foranie urbana 2 e in quella del Savuto, momenti di preghiera sono stati forti e seguiti da centinaia di fedeli.  Belli i momenti nei quali i celebranti hanno varcato la porta e si sono inginocchiati in preghiera. “Tutti abbiamo bisogno del perdono di Dio, e dio è desideroso di perdonare. Egli cerca il peccatore come il pastore cerca la pecorella smarrita” – ha detto a Montalto don franco Perrone. A Scigliano don Andre Lirangi ha voluto ricordare come “l’Anno della Misericordia indetto dal Santo Padre dev’essere per ciascuno di noi un modo per incontrare la grazia di Dio”. Il percorso fino alla chiesa di San Giuseppe è iniziato dal monastero delle Sorelle Povere di Santa Chiara.

Anche nel convento di San bernardino, ad Amantea, sono stati centinaia i fedeli che hanno raggiunto la chiesa. La Messa è stata presieduta da padre Francesco Celestino, custode provinciale dei frati minori conventuali. A Cosenza, padre Giovanbattista Urso, ministro provinciale dei padri cappuccini, ha aperto la Porta Santa del Santuario del Santissimo Crocifisso. Tantissimi i fedeli che hanno raggiunto la chiesa cittadina, la cui celebrazione è iniziata dalla cappella dell’Addolorata, in via Riforma. Nell’omelia, padre Urso ha voluto evidenziare come in questo Anno Santo “siamo chiamati a passare dall’espressione: ‘Dio ci ama’ a quella ‘Dio mi ama’”. Un passaggio e un salto di qualità per crescere nell’amore di Dio, lo stesso che anche il padre Arcivescovo ha evidenziato a Bisignano.

L’Arcidiocesi di Cosenza – Bisignano ha i suoi luoghi giubilari. Le Porte sono aperte.