Nell’arte il soffio della Fede
A partire dallo scorso giugno la sezione cosentina dell'Unione Cattolica Artisti Italiani riunisce gli artisti cattolici della nostra diocesi
L’aspirazione a rappresentare l’impareggiabile bellezza del suo Creatore ha sempre spinto l’uomo a tentare di esprimere l’incanto del creato. L’arte manifestata nelle sue diverse forme: pittura, scultura, poesia, musica; non è altro che lo strumento, il mezzo, per tentare di riprodurre quella bellezza, cercando di cogliere emozioni e sentimenti altrimenti inesprimibili. Lo sforzo dello spirito umano di congiungersi al suo Creatore ha, quindi, sempre alimentato l’arte sospinta dalla fede.
Ad incoraggiare ancora di più questo meraviglioso connubio tra arte e fede è stata la nascita, avvenuta lo scorso giugno, della sezione dell’Unione Cattolica Artisti Italiani di Cosenza. La storia dell’Ucai parte nel 1945 quando, alcune categorie appartenenti al Movimento Laureati di Azione Cattolica, fecero nascere delle Unioni Professionali promuovendo la costituzione di un primo gruppo di artisti romani che, divennero poi, la prima sezione Ucai. Dopo qualche tempo, il 16 dicembre 1945, Mons. Giovanni Battista Montini (il futuro Paolo VI) celebrò, con una messa solenne nella Basilica di Santa Maria sopra Minerva, la fondazione ufficiale del gruppo. Fondazione che non solo fu da richiamo per altri importanti artisti della città romana ma, che, di fatto diede il via all’apertura di nuove sezioni a Genova, Firenze, Lucca, Modena, Perugia e che culminò, nel 1947, nel primo Convegno di Studio a Castellammare di Stabia che diede il via alla formazione nazionale dell’Ucai. Da allora l’Ucai è presente su quasi tutto il territorio nazionale grazie alle sue trentotto sezioni che, attraverso la promozione dell’arte, contribuiscono a favorire l’elevazione culturale, morale e sociale e la formazione degli artisti che ne fanno parte, partecipando all’animazione cristiana di tutte le attività artistiche. “Infatti – come ci spiega il presidente della sezione cittadina, il maestro Francesco Bitonti – quello che prevale negli artisti aderenti all’Ucai è il pensiero spirituale. Per noi credere in Dio, essere fedeli autentici, è fondamentale”.
È così che la sezione cittadina, nata lo scorso 27 giugno presso la chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta di Trenta, col sostegno della guida spirituale del parroco don Francesco Greco, ha come scopo dichiarato quella di unire artisti e intellettuali che vanno incontro, nelle loro opere, alla ricerca della proficua alleanza di arte e Vangelo. Nascita che viene fuori da un percorso spirituale comune che ha portato alcuni artisti del nostro territorio fra i quali Francesco Bitonti, Vincenzo Napolillo, Luigi Greco, Luigia Granata e Giuliana Franco ad intraprendere questo cammino al quale hanno aderito fin da subito più di venti artisti tra pittori, scultori, musicisti, poeti, scrittori e critici d’arte. Finalità del gruppo di artisti è quella – così come recita lo statuto dell’Ucai al quale il gruppo si richiama – “di considerare l’arte come sorgente di speranza nuova in contrapposizione a una cultura senza speranza, approfondendo la catechesi e la diffusione della fede cattolica attraverso le varie forme di espressione artistica”. Uno dei primi passi della neonata sezione locale è stato quello di organizzare una mostra dal titolo “Tra Realtà e Spiritualità” che verrà esposta, attraverso un fitto calendario (consultabile sul sito internet dell’associazione) a Cosenza, ad Acri, a Praia a Mare, a San Giovanni in Fiore e, infine, nella galleria dell’Ucai “La Pigna” a Roma. “La mostra organizzata quest’anno – ci spiega ancora il presidente Bitonti – servirà da trampolino di lancio per tutte le nostre attività future che ci vedranno impegnati nel valorizzare tutti gli ambiti artistici, favorendo la nascita di nuovi eventi che non vedranno come protagonisti assoluti solo pittura e scultura di cui ora, la nostra sezione, è un po’ più ricca”. Quindi presentare e far conoscere questo gruppo di artisti sarà la direzione verso cui si muoverà nei prossimi mesi la sezione cosentina, che ha già in programma una serie di incontri sul tema Arte e Fede, che avranno come scopo quello di approfondire questa appassionante tematica e, ancora, di avvicinare altri artisti ad aderire all’Ucai iscrivendosi alla sezione bruzia. Oltre alle mostre e agli incontri ogni sezione Ucai è impegnata nel divulgare la conoscenza e la tutela del patrimonio artistico, e nell’organizzare concerti, manifestazioni letterari e concorsi che tengano conto delle molteplici forme artistiche. È infine presente con la sua rivista di arte e cultura: “Arte e Fede. Informazioni UCAI”, che viene inviata a tutti i soci.
Scopo principale dell’associazione resta però quello di proseguire nel cammino di formazione spirituale personale e di gruppo, accompagnati dall’assistente don Francesco Greco, “perché – come ci spiega ancora il maestro Bitonti – nostro scopo è quello di evangelizzare attraverso l’arte. Nell’artista Ucai deve prevalere il pensiero spirituale e la nostra arte deve esprimere il bello delle cose, non il senso negativo”. Quindi una totale apertura a partecipare attivamente ai programmi e alle attività pastorali della Chiesa, impegnandosi nella diffusione della parola di Cristo con le varie espressioni delle tecniche artistiche.
Infatti, per gli artisti che fanno parte dell’Ucai, a prevalere sarà sempre l’espressione spirituale che non si manifesterà necessariamente nel dipingere quadri, scolpire statue, scrivere poesie che abbiano come oggetto il sacro, ma che avranno l’intento di ricercare ed esprimere, attraverso l’opera artistica, l’onnipotente bellezza del creato.
L’INTERVISTA
Cercare di guardare il creato con gli occhi di Dio che sempre incantano e meravigliano l’uomo“. È questo il filtro usato da un artista che ha come obbiettivo quello di rappresentare la bellezza del creato secondo le parole di don Francesco Greco, assistente spirituale del neonato gruppo dell’Unione Artisti Cattolici a Cosenza e direttore dell’Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici della nostra diocesi.
Cosa significa per un artista impegnato nei diversi campi dell’arte ispirarsi ai valori del cristianesimo accettando quindi i valori della Chiesa Cattolica?
Se Gesù è immagine del Padre, l’uomo ha bisogno dell’immagine per poter comunicare. Tutti i tipi di arte nel cristianesimo sono di supporto all’evangelizzazione. Pensiamo al nostro Codex Purpureus di Rossano dove a far da supporto alla Parola, che si leggeva in greco, vi erano delle raffigurazioni indispensabili a quanti non erano eruditi nella lingua greca. Era così possibile vedere e capire quello che si leggeva. Era quello un modo per fare catechesi; così come oggi si usa la filmografia, la pittura e la scultura sono servite nei secoli per comunicare quello che il popolo meno dotto non poteva comprendere.
In che modo l’Ucai contribuisce all’animazione cristiana di tutte le attività artistiche?
Promuovendo tutto ciò che è arte: musica, pittura, scultura, poesia, prosa. Perché attraverso l’arte ci innalziamo con il nostro animo al Signore. Tutte le emozionalità che stanno nel profondo dell’animo umano e che non sono percepibili ad occhio nudo vengono espresse attraverso l’arte. Ad esempio una giornata triste verrà rappresentata con dei colori cupi e dei suoni gravi, mentre una giornata gioiosa l’artista la dipingerà con toni chiari ed un musicista esprimerà questa gioia con una musica piena di brio.
Cosa spinge un artista a far parte dell’Ucai e qual è il ruolo dell’assistente spirituale all’interno dell’associazione?
L’artista che fa parte dell’associazione vuole testimoniare attraverso l’arte il suo credo. Credo che si può esprimere attraverso la rappresentazione di un paesaggio dove il pittore riuscirà a far cogliere attimi della creazione che altrimenti non potremmo vedere. Quindi esprimere la fede verso il Dio creatore, verso il Dio buono, il Dio che dà tutto all’uomo. Compito dell’assistente spirituale è quello di guidare spiritualmente, attraverso l’evangelizzazione, il sostegno e l’incoraggiamento ad una sempre più proficua ricerca nell’arte cristiana. Perché l’arte cristiana non si disgiunge dalla vita dell’uomo. Anche l’arte moderna ci ha regalato diverse espressioni artistiche nelle quali, attraverso l’opera dell’uomo ispirata dalla fede, si giunge a vedere Cristo che si è incarnato, diventando un corpo, per rendere visibile l’amore del Padre.