Coronavirus. Il presidente regionale dell’US Acli Pierfrancesco De Napoli lancia un appello alle autorità

L'US Acli è tra gli enti che soffrono per l'emergenza Coronavirus. Il presidente Pierfrancesco De Napoli lancia un appello alle autorità affinché il mondo dello sport possa accedere a forme di solidarietà.

Tra gli enti che stanno soffrendo per l’emergenza sanitaria c’è anche l’Unione sportiva Acli che riunisce in Calabria decine di società sportive. Il presidente regionale Pierfrancesco de Napoli ha rivolto un appello al governatore della Calabria, a sindaci e presidenti delle Province, al presidente del Coni Calabria, Condipodero, e a quello dell’Anci Calabria. “L’Us Acli Calabria- scrive De Napoli- è un Ente di promozione sportiva riconosciuto dal Coni Eps e rappresenta un articolato sistema di oltre 150 associazioni e società sportive di base, presenti su tutto il territorio regionale, con oltre 15.000 soci, accompagnati da circa 500 collaboratori e decine di migliaia di volontari. Le nostre associazioni e società sportive sono oggi duramente colpite dal diffondersi del Covid-19, ma stanno comunque rispondendo con grande responsabilità e senso civico nel rispetto dei provvedimenti assunti dal Governo e dalla Regione. È però assolutamente necessario che anche quest’ambito, che è a tutti gli effetti una componente importante del mondo dello sport e della società civile – sottolinea De Napoli – possa accedere quanto prima alle forme di solidarietà che saranno indicate dal Governo, dalle Regioni e dagli enti locali, ognuno per le proprie competenze. La nostra preoccupazione trova sufficienti motivazioni nella particolare composizione delle nostre strutture formate, da sempre, prevalentemente da piccole entità organizzative-gestionali che, mettendo in moto un considerevole numero di operatori prevalentemente volontari, producono grandi volumi di attività a carattere sociale, di partenariato e servizio pubblico, garantendo una quota significativa e determinante del welfare dei territori dei nostri comuni. Lo sport che produce benessere e salute, prevenzione, socialità, inclusione. Ne consegue che, sempre più nel tempo e oggi in particolare, la presenza di questi nostri collaboratori è diventata la condizione indispensabile per garantire il nostro indispensabile contributo al welfare, per la qualità della vita dei cittadini di tutte le età ed ogni condizione sociale”. L’Us Acli Calabria in buona sostanza chiede “il rafforzamento una tantum delle misure di dotazione dei fondi previsti ex artt. 72 e 73 del d.lgs. 117/2017 con previsione di apertura straordinaria di termini per la presentazione di progetti; la creazione di un fondo di garanzia per l’accesso al credito; l’estensione alle Asd e Aps iscritte nei registri – alla luce dell’applicazione a tutto il territorio nazionale del divieto di svolgere attività nei centri culturali, ricreativi, sportivi – delle misure previste ai sensi dell’art.8, comma 1, del d.l. n. 9 del 2 marzo 2020 e la previsione di versamento delle somme sospese al 30 settembre 2020, senza applicazione di sanzioni ed interessi; la previsione di sospensione del pagamento di rate di mutuo, canoni di concessioni erogati ad enti della pubblica amministrazione per l’uso di immobili-spazi, Imu, Tarsu, corrispettivi per utenze di energia elettrica, gas, acqua, scadute il 10 marzo scorso e fino al 30 settembre prossimo; il pagamento in unica soluzione, senza sanzioni ed interessi, alla data del 30 settembre per le utenze, del 31 dicembre per le ulteriori esposizioni; definire adeguate forme di sostegno, riguardo ai canoni di affitto per gli impianti sportivi di proprietà privata; l’estensione dell’assegno ordinario di cui al comma 1 dell’art. 13 del decreto legge 2 marzo 2020 n. 9 anche ai lavoratori dipendenti presso datori che occupano mediamente meno di 5 dipendenti, inclusi i collaboratori a coordinata continuativa dell’Us Acli e delle associazioni sportive e culturali”. De Napoli poi rivolge un invito ai privati, proprietari di strutture e locali in uso per le attività istituzionali da parte di Associazioni sportive e culturali, “affinché accordino a queste sospensioni-riduzioni temporanee per i canoni di locazione, anche attraverso la previsione di incentivi premianti”. Si richiede infine alle Istituzioni locali, alla Regione e al Governo “il differimento di almeno 120 giorni della scadenza del termine di adeguamento degli statuti delle Aps alle norme del d.lgs. n. 117/2017, attualmente fissata al 30 giugno 2020; l’autorizzazione a svolgere le attività correlate ai fondi 5X1000 annualità 2017 entro il 30 settembre; il differimento di almeno 90 gg. dei termini di rendicontazione dei progetti assegnati sulla base di leggi nazionali e regionali; l’estensione dell’assegno ordinario di cui al comma 1 dell’art. 13 del decreto legge 2 marzo 2020 n. 9  anche ai lavoratori dipendenti presso datori che occupano mediamente meno di 5 dipendenti; l’applicazione della cassa integrazione in deroga per le situazioni diverse da quelle in sub 1; l’estensione a tutto il territorio nazionale delle ulteriori misure previste dal d.l. n. 9 del 2 marzo 2020, con rimodulazione dei termini prevedendo adeguato differimento alla luce della grave situazione; l’applicazione di ogni tutela definita dai punti precedenti anche ai collaboratori a coordinata continuativa”.