Editoriali
Benedetto XVI, tre anni dopo la sua stella brilla ancora
L'11 febbraio 2013 il Papa emerito rinunciò all'esercizio attivo del suo ministero petrino. Un gesto umile e fecondo...
Esattamente tre anni fa come oggi Benedetto XVI compiva la sua storica rinuncia all’esercizio attivo del ministero petrino. Da allora la sua stella brilla ancora nella Chiesa servita da Francesco, come una luce che non si è mai spenta. La forza della fede alimentata dalla preghiera del Papa emerito è assistenza continua ad una barca che il Pastore tedesco ha servito da protagonista con amore e zelo apostolico straordinario.
Il suo sguardo stanco ma lucido evidenzia la chiarezza e libertà nello Spirito di un uomo saggio, che, per il disegno di Dio, è divenuto costruttore di ponti, continuando tuttora ad esserlo, pur nella sua intimità. Se la preghiera è canale di comunicazione, ponte tra terra e cielo, allora l’esercizio dell’emerita Sua Santità è feconda, fecondissima espressione di quell’aurora di salvezza introdotta da Cristo con la Croce e che ha consentito di aprire, nella Resurrezione, il cielo socchiuso dal peccato.
Nel cuore, rimane il ricordo di quel giorno strano, in cui papa Benedetto annunciò, dinanzi al Concistoro riunito, nella lingua ufficiale della Chiesa, la sua rinuncia. In piena libertà e consapevolezza, per il bene della Sposa che, come Cristo, e in lui, aveva sposato. Una rivoluzione a poco flatus, quasi silenziosa, di certo gentile e straordinariamente grande. Le chiavi di Pietro riconsegnate al Padre, in tutta umiltà…