Attualità
Ore buie. E’ partita la seconda fase militare in Ucraina
Le truppe russe sono entrate ad Odessa e si riferiscono di esplosioni a Kiev
Gli studiosi di fenomeni geopolitici la chiamano la seconda crisi Ucraina. L’annessione delle due realtà separatiste del Donbass, che erano già sotto la protezione russa, sono state riconosciute da Vladimir Putin. Questa mossa apre la seconda face della crisi e si va a creare uno scenario simile a quello del 2014, quando la Russia ha annesso la Crimea o quello della Georgia del 2008. Quella vicenda (detta guerra dei cinque giorni) rimase più circoscritta nella regione. Sia la Crimea che la Georgia non sono state ancora riconosciute dalla comunità internazionale. Quanto avvenuto a livello di rapporti bilaterali è servito a Putin per entrare sotto un cappello di legalità nei territori, su “invito” dei governi del del territorio. Le due regioni sono strettamente legate alla Russia, storicamente e culturalmente, ma anche a livello economico e strategico, ma all’operazione che sta conducendo il premier russo, con l’impiego di grandi forze militari, è sottintesa la ricostruzione di una fascia di sicurezza sulla frontiere occidentali che da sempre ha una valenza strategica. Gli interessi occidentali su quella fascia sono invece di tipo più economico. Chi sta paventando il desiderio di “avvicinarsi” ancora all’occidente è invece l’Ucraina che vede nella Nato un forte riferimento militare e di sicurezza. La Nato da parte sua, ovviamente, non è strettamente interessata a quella porzione di territorio, potrebbe esserlo invece il mar Nero su cui una delle repubbliche si affaccia. Il timore di un ampliamento delle operazioni militari porterebbe la già grave situazione ad un impossibilità di gestirle sia dal punto di vista diplomatico che militare.
“Un’ulteriore espansione della Nato e il suo uso del territorio dell’Ucraina sono inaccettabili”, ha detto Putin che ha tuttavia chiarito di non volere procedere all’occupazione militare dell’Ucraina. Putin ha sottolineato di voler demilitarizzare e denazificare il Paese ed ha invitato l’esercito ucraino a deporre le armi. “I vostri nonni non hanno combattuto per aiutare i neonazisti”, ha detto. Nelle ore scorse il programma di espansione sembra però avviata.
L’agenzia Dire riferisce che le truppe russe sono sbarcate a Odessa e hanno attraversato il confine con Kharkiv. Lo riferisce Anton Herashchenko, consigliere del Ministero dell’Interno ucraino, riportato dalla Nbc. A Odessa, Kiev e a Kharkiv sono state sentite esplosioni a partire da pochi minuti dopo la fine del messaggio televisivo di Putin alla nazione. E’ in corso “un bombardamento intenso” da parte russa su unità dell’aviazione dell’Ucraina nell’est del Paese: lo hanno riferito in una nota le forze aeree del Paese. Secondo il comunicato, missili hanno colpito anche l’aeroporto di Boryspil, presso Kiev.
“Solo la Russia è responsabile della morte e della distruzione che questo attacco porterà, e gli Stati Uniti, i loro alleati e partner risponderanno in modo unito e deciso. Il mondo riterrà responsabile la Russia”. Così il presidente Usa Joe Biden.
“Le preghiere del mondo sono con il popolo ucraino stanotte mentre subisce un attacco non provocato e ingiustificato da parte delle forze militari russe. Il presidente Putin ha scelto una guerra premeditata che porterà una catastrofica perdita di vite umane e sofferenze umane”, ha aggiunto Biden.