Il rapporto Acs sulle persecuzioni contro i cristiani

Aumenta il numero degli atti di violenza e odio contro i cattolici in tutto il mondo.

La fondazione pontificia “Aiuto alla Chiesa che Soffre” ha presentato i dati della ricerca sulla persecuzione dei cristiani nel mondo, con il rapporto “Perseguitati più che mai. Rapporto sui cristiani oppressi per la loro fede 2020-2022”. Testimonianze, studio di casi, analisi nazionali e fonti locali hanno restituito un quadro alquanto preoccupante, che accende i riflettori sulle sofferenze inferte ai cattolici dagli adepti di altre religioni, per il semplice fatto di possedere valori e credenze diverse. Nei 24 paesi passati all’esame, tra cui Afghanistan, Arabia Saudita, Cina, Corea del Nord, Africa, da ottobre 2020 a settembre 2022, l’intolleranza religiosa è aumentata notevolmente. In Africa i fondamentalisti islamici di Boko Haram e della Provincia dell’Africa occidentale dello Stato islamico hanno ucciso oltre 7000 cristiani nigeriani, tra gennaio 2021 e giugno 2022, con l’intenzione di fondare i loro califfati. In Corea del Nord si sta registrando un aumento delle oppressioni in materia di fede e pratiche religiose da parte delle autorità al potere, mentre in India – come riporta il Forum Cristiano Unito, gruppo cristiano interconfessionale con sede a Nuova Delhi – le violenze del gruppo nazionalista hindutva contro i cattolici, accusati di attività di conversione religiosa, crescono di mese in mese. In Cina le forze politiche ordinano arresti, chiudono le chiese cristiane e adottano precisi sistemi di sorveglianza. La presenza di cristiani nella popolazione mediorientale è scesa dal 10% al 2%. Siamo dinnanzi a barbarie, atti di vandalismo, profanazioni, minacce ai preti, incendi alle parrocchie della Chiesa cattolica. Tutte azioni esecrabili denunciate dalle comunità di fedeli che ne sono vittime, contro le quali si richiedono risposte istituzionali urgenti, affinché si costruiscano ponti di comunicazione, si intavolino discussioni costruttive, si edifichi il dialogo interreligioso fondato sulla tolleranza alle differenze spirituali, superando così un’apparente indifferenza politica e massmediale. Il fenomeno sta assumendo proporzioni inimmaginabili, alimentato da una retorica di odio e fanatismo, che intende colpire le radici del Cristianesimo, la religione che ha plasmato il mondo occidentale dandogli una morale. I fanatici anticristiani tirano fuori gli aspetti più deprecabili della natura umana, riducendo a brandelli le tradizioni, in nome di una presunta e discutibile volontà di imposizione politico-ideologica. I cristiani devono continuare ad essere coraggiosi e a difendere i valori in cui credono. Ad Aprile del 2023 Acs aggiornerà il rapporto sulla violazione delle pratiche religiose.