Attualità
Santificati Papa Paolo VI e monsignor Romero
Paolo VI e mons. Romero simboli di una "chiesa in uscita".
La canonizzazione di Paolo VI e di mons. Romero, dopo il ricordo del Beato don Pino Puglisi avvenuto a Palermo nel settembre scorso, confermano, per come è stato rilevato, l’orientamento di Papa Francesco verso una Chiesa sempre meno “dottrinalista , giuridicista e solo devozionista “, per una “Chiesa in uscita” capace di comprendere le problematiche odierne, realizzando segnali forti come in effetti sono le due canonizzazioni celebrate domenica scorsa in Piazza San Pietro a Roma.
Se la canonizzazione di Mons. Romero rappresenta – per come osservato –un “benefico tsunami di portata mondiale”per una Chiesa attenta agli emarginati, quella di Paolo VI costituisce il segno di un cammino per “superare contrasti e differenze per una comune tensione verso il bene comune”.
Papa Montini, uomo del dialogo per eccellenza, aveva, come ha scritto il Cardinale Martini, una straordinaria capacità di ascolto, cercando sempre di cogliere anche le sfumature di ciascuna identità personale”; emblematico, rimane , ancora oggi, a distanza di anni,il coinvolgimento, nella predicazione della Missione della Diocesi di Milano del 1957, di molteplici esperienze e testimonianze di fede rappresentate da figure come Don Mazzolari, Padre Turoldo ,Padre Nazzareno Fabbretti ,Padre Balducci che illustravano i “valori cristiani non come imposizione ma come proposta “,pur nella consapevolezza “dell’eterna questione attinente al rapporto tra Autorità e Profezia all’interno della Chiesa ma ancorati ad una medesima certezza di “appartenere ad unica storia , quella della salvezza “.
C’è una indubbia correlazione tra Paolo VI E Mons,Romero, per come affermato dal Postulatore Mons.Paglia: “Con il loro operato hanno anticipato Papa Bergoglio, per una Chiesa del dialogo e della prossimità agli ultimi”.
E’ significativo, oltre che condivisibile, quanto scritto in questi giorni: le due canonizzazioni rappresentano la volontà di Papa Francesco a “rimuovere cenere ed incrostazioni , per fare brillare sempre più intensamente il fuoco del Vangelo, contribuendo a creare una etica anche civile che metta al centro la Persona”.
Con la canonizzazione di Papa Montini e di Mons. Romero, viene consolidato il valore “profetico “ del Pontificato di Papa Francesco che, vedendo ed analizzando i problemi attuali e le sfide che pongono, superando difficoltà e ostacoli, indica un percorso valido sia per “i credenti che per i non i credenti, per raggiungere la verità in tempi anche più prossimi, al di là della storia quotidiana “.
Sia Paolo VI che Mons. Romero “impiegando la loro esistenza per realizzare qualcosa di nuovo ,di perfetto e di buono “ ci hanno insegnato, per come spesso ci ricorda Papa Francesco, che è “preferibile una Chiesa ferita ed accidentata per essere uscita nelle strade del mondo ad una Chiesa magari malata perché chiusa nelle sue comodità dove aggrapparsi come sicurezze”.
Queste testimonianze vanno rivalutate per far vivere anche a noi, nel nostro piccolo contesto personale/familiare e locale, attraverso una costante conversione di coscienza , una vera esperienza di Fede non nella dimensione “utopica del messaggio evangelico “ ma nella pienezza della coerenza , senza “calcolate smemoratezze e indifferenze “ ma praticando sempre la logica della gratuità e dell’ ascolto.