Sinergia e senso civico per far ripartire la scuola in sicurezza

Teresa Mancini racconta l'esperienza della riapertura dell'I.C. Montalto Uffugo Centro, Lattarico, Rota Greca, San Benedetto Ullano

Quali difficoltà e/o punti di forza state riscontrando nell’avvio del nuovo anno scolastico?

L’emergenza epidemiologica da COVID-19 ha cambiato radicalmente il mondo della scuola; dirigenti scolastici e docenti hanno vissuto la nuova realtà cercando di porre in essere da subito le relazioni educative a distanza attraverso l’introduzione massiva di tecnologie e l’implementazione di piattaforme digitali per raggiungere tutti gli allievi, dalla scuola dell’infanzia alla scuola secondaria di 1° grado. Non è stato semplice, considerando la complessità del nostro Istituto che opera in quattro distinti contesti territoriali: Montalto Uffugo Centro, Lattarico, Rota Greca, San Benedetto Ullano con la presenza di otto scuole dell’infanzia, sette scuole primarie e quattro scuole secondarie di 1° grado e una popolazione scolastica di oltre 900 alunni. L’impatto con la didattica a distanza ha richiesto una professionalità docente matura e il coinvolgimento degli alunni e delle loro famiglie in un abbraccio solidale per affrontare con responsabilità e consapevolezza l’emergenza sanitaria e il dispiegarsi del conseguente lockdown. L’approccio metodologico della DAD ha consolidato le buone pratiche d’Istituto e sviluppato opportunità tecnologiche innovative da affiancare alla didattica in presenza, anche nella prospettiva dell’attuazione della didattica digitale integrata.

La breve descrizione del trascorso anno scolastico risulta necessaria per comprendere le azioni da sviluppare per l’avvio del nuovo anno. Si aprono questioni relative alle misure di contenimento, al distanziamento, all’uso di mascherine e gel igienizzante, alla gestione degli spazi, al reperimento di nuovi locali per il rispetto delle norme dettate dai Documenti del Ministero dell’Istruzione, dal CTS, dalle Linee Guida dell’USR Calabria, dai Protocolli di Sicurezza, all’organizzazione della vita della comunità scolastica e dei tempi di erogazione del servizio: scaglionamenti, ingressi, uscite, sanificazioni, relazioni con le famiglie, gli Enti Locali, le Aziende Sanitarie territoriali. Certo, nulla è più come prima, ma tutti siamo consapevoli che l’impegno e la competenza professionale di ciascuno, il dialogo istituzionale, il supporto degli Enti Locali e della Regione Calabria, degli Uffici Tecnici, delle Associazioni del Territorio, degli Uffici Ministeriali, la cooperazione attiva delle Reti di Scuole, potranno garantire un avvio dell’anno scolastico che si spera sereno, pur nell’estrema complessità dell’attività di ripartenza. La scuola è in attesa dei banchi monoposto richiesti al Commissario Straordinario, delle risorse di organico aggiuntivo, di tecnologie diffuse e di connettività, purtroppo ancora non sempre adeguata in tutti i territori. Bisogna fare presto, l’inizio delle lezioni è alle porte e desideriamo assolutamente porgere ai nostri allievi ambienti educativi sicuri, accoglienti e volti al benessere della persona. Un altro problema che richiede immediata soluzione riguarda l’organizzazione dei trasporti, tenuto conto di molti edifici scolastici sottoposti ad adeguamento sismico e la dislocazione di Plessi ospitati in edifici scolastici di grado diverso, nonché la necessità di reperire aule in edifici scolastici dismessi o in sedi non di proprietà comunale. Tutti i cantieri sono aperti, ci si augura che inizi una nuova stagione che affronti e risolva i molteplici problemi che interessano il mondo della scuola.

Come state organizzando l’attività didattica per gli allievi dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado? 

In questi primi giorni di settembre, dedicati agli incontri collegiali, alle riunioni di staff, alla programmazione educativa e didattica, alle progettualità di ampliamento dell’offerta formativa, l’organizzazione accurata delle attività didattiche per gli allievi della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di 1° grado è una priorità assoluta; ciascun segmento d’istruzione riceverà risposte organizzative qualificate per le proprie specificità e peculiarità, con chiara definizione dei curricoli e scansione dei tempi scuola. In primo luogo riveste importanza la comprensione della verifica sul campo dello stato di acquisizione degli apprendimenti pregressi e di quanto svolto durante il periodo della didattica a distanza. I primi giorni di scuola saranno un banco di prova per tutti noi offrendo informazioni precise per regolare i comportamenti di tutti coloro che entreranno negli ambienti scolastici; il dirigente, i docenti, il personale ATA assumono rilevanza nel saper gestire situazioni di routine ma anche di eventuali e straordinarie che si presenteranno. La formazione specifica in tema di contenimento del Covid-19 è un obbligo a cui tutti lavoratori dovranno attenersi. Anche gli allievi saranno coinvolti in attività formative di tutela della salute e di riduzione dei rischi al fine di evitare assembramenti, di saper gestire una corretta igiene delle mani e un uso responsabile della mascherina, nonché una mobilità interna alle scuole attraverso percorsi guidati e tracciati.

Quali attività state mettendo in campo per garantire una scuola inclusiva, nonostante le oggettive incertezze determinate dallo stato di pandemia?

Il tema dell’inclusione è un tema molto caro al nostro Istituto, l’art. 3 della nostra Costituzione: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale…” è una pietra miliare e punto di riferimento costante al nostro agire quotidiano. In questo periodo storico garantire un’educazione equa ed inclusiva e pari opportunità di apprendimento rafforza il nostro mandato istituzionale, evidenziando responsabilità di ordine superiore e che ricadono sull’intera comunità professionale della scuola.  La cura dell’accoglienza, che non è il semplice ritorno a scuola, ma la sostanza di una riflessione di ciò che la pandemia ha potuto generare in termini di fragilità psicologica, timori, farà la differenza per promuovere e generare le condizioni migliori sul piano della sfera emozionale e apprenditiva. Il valore di una scuola si misura dalla sua capacità di presa in carico dei bisogni educativi di tutti e di ciascuno. La presenza nel nostro Istituto di trentadue alunni disabili richiede, inoltre, un prezioso lavoro di costruzioni di relazioni; l’attenzione in questo momento si rivolge soprattutto alle disabilità gravi che maggiormente hanno sofferto durante il periodo di chiusura della scuola; il dialogo e il confronto con le famiglie, le Aziende sanitarie territoriali faciliterà l’adozione di attività di personalizzazione degli apprendimenti e la predisposizione di curricoli inclusivi mirati a favorire l’acquisizione di competenze per l’autonomia personale e sociale.

E’ indubbio che risposte adeguate pervengono dal coinvolgimento dei Gruppi di Lavoro per l’Inclusione, dalla professionalità dei docenti tutti e dei docenti di sostegno in particolare che dovranno garantire il pieno rispetto della diversità e, allo stesso tempo, dell’eguaglianza per la tutela del pieno diritto allo studio.

Il Primo Piano continua con le testimonianze dei dirigenti scolastici calabresi su Parola di Vita del 10 settembre 2020.