Primo Piano
Opere fotografiche tradotte in splendide tessiture grazie alla maestria di Desta
L’azienda calabrese, specializzata in arredi sacri, ha realizzato i grandi sedici arazzi per gli 800 anni della Cattedrale.
I sedici grandi arazzi, della misura di quattro metri ciascuno collocati tra le arcate della Cattedrale di Cosenza, sono stati realizzati presso le officine tessili dell’azienda DESTA di Settingiano in Catanzaro, specializzata nella produzione di paramenti sacri. “È stato un onore per noi della DESTA partecipare a questo importante evento con grandi artisti internazionali dell’arte contemporanea”, ha affermato Saverio Nisticò, direttore generale di Desta Industrie. L’azienda calabrese, conosciuta in tutto il mondo, che opera da più di 40 anni, è specializzata nella creazione di arredi e paramenti sacri ed è ormai una realtà affermata a livello internazionale. “L’ultimo incarico di rilievo è stato quello affidatoci dal Patriarcato di Lisbona per la realizzazione dei paramenti che saranno utilizzati nella prossima Giornata Mondiale della Gioventù che si terrà in Agosto del 2023”, aggiunge Nisticò. Dopo Panama, dunque anche Lisbona sarà un’altra Gmg made in Calabria, almeno dal punto di vista della “vestibilità”, grazie all’artigianalità, alla professionalità e alla cura in ogni dettaglio che l’azienda DESTA mette in ogni prodotto. Un’eccellenza tutta calabrese. Tornando alla commissione dei sedici arazzi per la Cattedrale di Cosenza il direttore generale di DESTA Industrie dichiara di “aver accettato subito, partecipando con entusiasmo al gruppo di lavoro, la sfida di realizzare arazzi di grande formato 140 cm di larghezza e 400 cm di lunghezza con soggetti a quel momento ancora sconosciuti ma che sarebbero stati ideati da grandi artisti e per di più contemporanei ci affascinava moltissimo”. Una bella sfida, del resto vinta, che oggi cattura e coinvolge il visitatore che si sofferma ad osservare ogni singolo arazzo. Ma ancora prima della realizzazione, racconta Saverio Nisticò, “gli artisti all’inizio erano preoccupati di sapere quali fossero i limiti che la tecnica dell’arazzo avrebbe imposto loro, dal canto nostro abbiamo cercato di non trasmettere particolari limitazioni, ponendoci così l’obiettivo di lasciare liberi gli artisti di esprimersi al meglio e caricandoci dell’onere di superare in fase di realizzazione ogni eventuale difficoltà”. Così è stato, “le opere fotografiche, con la maestria del nostro ufficio tecnico, sono state tradotte in splendide tessiture, scegliendo con cura i filati per gli orditi e le trame, anche le opere dal punto di vista grafico più semplici sono state esaltate con l’uso di filati dorati e ramati”, spiega Nisticò. “Il risultato – aggiunge – è stato la perfetta armonia ottenuta su tutta l’intera collezione dei sedici arazzi e quando li abbiamo visti montati in Cattedrale è stato molto emozionante”. Questa esposizione biblica visitabile fino al prossimo febbraio è un esempio di come la tessitura riesca ad esaltare la bellezza del sacro attraverso l’arte contemporanea. “Ringraziamo la nostra committenza per la fiducia accordataci – conclude Saverio Nisticò – e siamo certi che questa operazione segnerà una tappa importante dell’esperienza artistica contemporanea a tema sacro”.