Egitto (2). In Oriente segni concreti per i bisognosi

In Egitto con la FISC sui passi dell’8xmille alla ricerca delle opere e dei tanti strumenti di bene della Chiesa a favore dei poveri e dei bisognosi in un Paese dove oltre l’85% della popolazione è musulmana.

Un viaggio quello che abbiamo fatto in Egitto, dal 28 novembre al 2 dicembre, che ci ha fatto scoprire e toccare con mano quanto bene fa la Chiesa italiana oltre i confini del nostro bel Paese in una terra affascinante quanto martoriata, soprattutto per i cristiani, grazie al contributo degli italiani che firmano l’8xmille. Siamo partiti da Roma con la Federazione Italiana dei Settimanali Cattolici (FISC), accompagnati dal presidente don Adriano Bianchi e da don Leonardo Di Mauro, responsabile del Servizio per gli interventi caritativi a favore dei Paesi del Terzo Mondo della CEI, insieme a due inviati dell’AgenSir e agli altri giornalisti delle testate diocesane italiane, vincitori del Concorso “8xmille senza frontiere2018”. E’ stato interessante, e allo stesso tempo sconvolgente, vedere ad esempio per le strade de Il Cairo, città molto caotica, una famiglia di quattro persone girare per le strade su uno scooter, oppure vedere attraversare l’autostrada di corsa da un pedone, o ancora vedere presidiati dall’esercito egiziano gli ingressi delle strutture alberghiere, dei musei, così come le porte delle chiese che abbiamo visitato. E’ stata un’occasione per conoscere le comunità cristiane locali, prese nel mirino dall’Isis, per portare loro la nostra vicinanza e per raccogliere la loro testimonianza. Attraverso questo reportage vogliamo raccontarvi il bene, vogliamo dimostrarvi come la Chiesa italiana si adopera in Egitto, il Paese con la più numerosa presenza cristiana del Medio Oriente; conta circa dieci milioni di fedeli (quasi il 10% della popolazione), in larghissima maggioranza copto-ortodossi. Molto più piccola la comunità cattolica composta da 250 mila fedeli di sette riti (copto-cattolico, latino, melchita, siriaco, caldeo, armeno e greco-cattolico). Attraverso il racconto delle opere finanziate con l’8xmille, che abbiamo visitato, vogliamo dimostrare a tutti il volto di una Chiesa solidale e disponibile che aiuta l’Egitto nell’ambito sociale, della sanità, della formazione e dello sviluppo. In questi settori, infatti, sono stati realizzati i  progetti finanziati dal Servizio per gli interventi caritativi a favore dei Paesi del Terzo Mondo della CEI.  Ben quattordici nel periodo tra il 2013 e il 2018, per un ammontare complessivo di circa 2,5 milioni di euro. Tutte opere per chi è nel bisogno, per i poveri, per i bambini e per le donne. Un viaggio, quello della FISC, che ci ha permesso di tuffarci in un altro mondo, fatto di povertà, di emarginazione, di abbandono, ma che ci ha fatto apprezzare quell’altra parte di mondo fatta da uomini e donne di buona volontà. E allora partiamo da Il Cairo fino ad Ismailia per raggiungere Port Said per poi andare alla volta di Alessandria e fare ritorno in Italia.