I catechisti a scuola di nuova umanità

“Nuova umanità in Gesù Cristo”, con lo sguardo rivolto sia al Giubileo straordinario della Misericordia che al prossimo Convegno di Firenze. Questo il campo di indagine dell’incontro formativo organizzato dall’ufficio catechistico reginale e che si è svolto domenica scorsa a Lamezia. Un momento di confronto significativo, un prosieguo della programmazione dell’Ufficio dopo gli impegni dei mesi scorsi. Un’occasione per riflettere sugli eventi ecclesiali di prossima apertura, grazie al contributo di esperti catecheti ed educatori. Il percorso che l’Ufficio sta compiendo, secondo gli sforzi del suo direttore, padre Celeste Garrafa, si inserisce in quello della Chiesa italiana, che da sempre presta attenzione a catechesi e catechismi, e che da ultimo è intervenuta con un interessante documento, “Incontriamo Gesù”, che propone alcuni orientamenti per la catechesi in Italia. Nel contesto della nuova evangelizzazione, e soprattutto del Convegno fiorentino, da parte dell’ufficio catechistico, si vuol dare quindi grande attenzione all’umano. Relatrice dell’incontro è stata la paolina suor Mariangela Tassielli, catecheta, direttrice della rivista “Catechisti parrocchiali”, quasi a sigillare una bella collaborazione con le Figlie di San Paolo, quest’anno suggellata dall’anniversario della stessa rivista, e che poi s’inserisce nel centenario della stessa famiglia paolina. Pioniere nell’ambito della comunicazione sociale, è anche grazie allo zelo di suor Mariangela che oggi propongono una preghiera testuale e multimediale, accompagnata da un video che propone immagini capaci di far penetrare ancora meglio lo spirito dell’elevazione dell’anima a Dio. Suor Tassielli ha tenuto una relazione sui diversi umanesimi, in quella che può definirsi come “una società postmoderna e tecnoliquida”. Quale il ruolo dell’umano in una società che parla con e attraverso gli schemi dei social network, dei media, dell’ipertecnologia? La relatrice ha commentato “il trapasso culturale e sociale” in atto, “le diverse correnti contemporanee”, anche “la crisi antropologico – culturale”, temi tutti che possono considerarsi principe del prossimo Convegno fiorentino. L’assise toscana, per suor Mariangela, “è un invito a camminare insieme nella semplicità, nell’accoglienza e partecipazione; è l’occasione per una condivisione delle sfide del presente e per le opportunità che si aprono nelle nostre chiese; è lo spazio per una relazione e un’interazione ecclesiale”. In definitiva, per la paolina, Firenze è “un’evento autenticamente ecclesiale e comunitario e comunionale”. Un evento che, nel cammino post – conciliare, ben si inserisce nel tempo moderno e ben vuole contribuire alle esigenze della Chiesa italiana, ponendo “al centro dell’attenzione l’evangelizzazione e la persona umana”. Rispetto alle grandi urgenze del presente, suor Tassielli ne indica alcune: “il razionalismo progressista tecnico – industriale, il dissolvimento dell’io come soggetto, l’inquietudine e l’angoscia”. Il trapasso culturale e sociale, poi, si inserisce in un tempo in cui “i nuovi mezzi di comunicazione hanno trasformato non solo le strutture portanti della nostra cultura, ma la persona stessa”. L’egoismo e la solitudine, l’emergere di nuove povertà, hanno così portato a “una crisi di emergenza educativa, a giovani orfani sociali ed esposti ai media”, in definitiva a giovani generazioni indifese, senza riferimenti precisi. Rispetto a questo, occorre “affrontare la crisi antropologica” in atto: per ciò, suor Tassielli propone “un nuovo umanesimo cristiano, che attinga alla Sacra Scrittura e la Tradizione ecclesiale, che dialoghi col mondo e affronti l’emergenza educativa”. Una nuova educazione, anche attraverso il presente, nell’era “biomediatica”, che sappia “riscoprire il valore di una relazione autentica, piena, autorevole, che trasmetta una visione valoriale e densa di significati”. 

I video dell’incontro tenutosi a Lamezia saranno presto disponibili sui siti www.paroladivita.org e www.ufficiocatechisticodiocesicosenza.it