Chiesa
Il Papa ai giovani d’Uganda: “pregare Gesù senza stancarci, cambia la vita”
Discorso a braccio di Francesco a Kampala. L'invito a superare i problemi e a confidare nell'unico Salvatore.
“Superare le difficoltà, trasformare il negativo in positivo, pregare”. Sono questi i tre messaggio che papa Francesco ha voluto dare ai giovani ugandesi riuniti nello stadio di Kampala. Grande entusiasmo con il Papa che, per la prima volta da quando è in terra africana, si è soffermato tra le decine di migliaia di presenti, che hanno accolto Francesco con grande gioia ed entusiasmo. Prima della parola di Bergoglio, che ha preso pure appunti, alcune testimonianze di “sofferenze” dei giovani ugandesi. Terra piena di contraddizioni e problemi, anche di carattere sociale, e che si ripercuotono sulle stesse vite giovanili. “È con molto dolore nel cuore che ho ascoltato le testimonianze” – ha detto Francesco, che a braccio ha voluto dare alcuni consigli ai giovani presenti. “Trasformare la parete in un orizzonte che mi apra al futuro” – la ricetta, perché “c’è sempre la possibilità di aprire un orizzonte con la forza di Gesù”. “Siete un popolo di martiri, nelle vostre vene scorre il sangue dei martiri e per questo avete la fede e la vita. E la vita e la fede che avete sono così belle che voi siete chiamati “La Perla dell’Africa” – ha detto Francesco.
Un messaggio semplice, quello che il Papa ha voluto dare ai giovani ugandesi. Ma ricco di significato. Se tante sono le sofferenze, l’invito è a confidare in Gesù, “il Signore”, perché “i miracoli succedono”. “Gesù può cambiarti la vita, può abbattere tutti i muri che hai davanti, può fare in modo che la tua vita sia al servizio degli altri”.
” Voi mi chiederete: per questo c’è una bacchetta magica? – ha detto Francesco. “Se voi volete che Gesù vi cambi la vita, voi dovete pregare sempre. Pregare Gesù, perché lui è il salvatore”. “Non smettete mai di pregare” – sollecita Francesco – perché “la preghiera è l’arma più forte che ha un giovane”.
L’altra domanda. “Gesù ci vuole bene? Gesù ama tutti e ci salva tutti?”. Un coro di sì, insieme a profondi battimani, si ode dalla folla di giovani festanti. “Aprite la porta del cuore, lasciare entrare Gesù nella nostra vita. Ci aiuta a lottare, a combattere contro tutti i problemi”. Francesco cita le piaghe della depressione e dell’Aids, e invita a chiedere “aiuto per superare questa situazione, ma sempre lottare: con il desiderio e la preghiera. Siete disposti a desiderare il meglio per voi stessi?” – ha chiesto ancora Francesco.
L’ultimo messaggio l’ha voluto riservare alla fede mariana. “Tutti noi apparteniamo alla Chiesa. E la Chiesa ha una madre”. Ancora dalla gente si sente gridare il nome di Maria, la madre di Gesù. “Pregare la Madre” – l’invito di Bergoglio. “Quando un ragazzo cade si fa male e si mette a piangere va a cercare la mamma. Quando abbiamo un problema la cosa migliore che possiamo fare è andare dove c’è nostra madre e pregare Maria, madre nostra”.