Superare i muri. Mons. Perego interviene sulla Giornata della Memoria

Oggi è celebrata la Memoria della Shoah. Il presidente Migrantes in una nota ricorda l'eccidio di ebrei, rom e sinti.  

Mai come oggi, mentre la violenza terroristica fa crescere le discriminazioni e le divisioni, la Giornata della memoria, che si celebra il 27 gennaio, diventa l’occasione per ribadire ancora, come ha fatto Papa Francesco nel Messaggio per la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato e come indicano i vescovi italiani nella traccia in preparazione al Convegno ecclesiale di Firenze, la necessità di considerare la frontiera non come un muro ma come una strada per l’impegno sociale della Chiesa e il superamento delle frontiere come un’opportunità per costruire pace e sicurezza”. Lo afferma oggi il direttore generale della Fondazione Migrantes in una nota alla vigilia della Giornata della memoria ricordando l’eccidio di ebrei e di rom e sinti. Nella nota il direttore di Migrantes ricorda la testimonianza di Ceija Stoika, rom deportata con la famiglia all’età di 9 anni, davanti a Papa Benedetto nell’incontro avuto con il popolo rom e sinti in Vaticano nel 2011: “Se il mondo non cambia adesso, se il mondo non apre porte e finestre, se non costruisce la pace – la pace vera! – affinché i miei pronipoti abbiano una chance a vivere in questo mondo, allora non so spiegarmi il perché sono sopravvissuta ad Auschwitz, Bergen-Belsen e Ravensbrück”. Per mons. Perego quello di superare i muri “è un impegno doveroso nella memoria di chi, come Ceija Stoika, ha sofferto e per le migliaia di persone che hanno dato la vita per un mondo riconciliato”.