Ostensione Sacra Sindone, tutti i sacerdoti potranno assolvere il peccato dell’aborto

L'arcivescovo di Torino, nel periodo dell'ostensione della Sindone, concede a tutti i preti di assolvere nell'atto di confessione la scomunica relativa all'aborto procurato

L’Arcivescovo Cesare Nosiglia concede – per il periodo della prossima Ostensione della Sacra Sindone (19 aprile – 24 giugno 2015) – a tutti i sacerdoti, sia diocesani o extradiocesani sia membri di istituti di vita consacrata o di società di vita apostolica che siano regolarmente abilitati a ricevere le confessioni dei fedeli per l’intero territorio dell’Arcidiocesi di Torino, la facoltà di rimettere nell’atto della confessione sacramentale la scomunica non dichiarata relativa all’aborto procurato senza l’onere del ricorso a favore specialmente di quanti programmano il proprio pellegrinaggio alla Santa Sindone.

Durante l’ostensione della Sindone, che si terrà dal 19 aprile al 24 giugno ed è “un tempo di grazia che può tradursi in atteggiamenti di conversione”, tutti i sacerdoti di Torino potranno assolvere il peccato dell’aborto con la remissione della scomunica “latae sententiae”, per la quale invece essi stessi ordinariamente dovrebbero chiedere di volta in volta un’autorizzazione specifica. Il decreto è stato firmato dall’arcivescovo Cesare Nosiglia. Come in ogni Confessione il “perdono” viene concesso se nel confessarsi si esprime un pentimento autentico e  la volontà d non commettere più tale peccato.