Una questione di sguardi

L'incontro tra Putin e il segretario generale dell'Onu Guterres. Nulla di fatto e ora niente più gas per Polonia e Bulgaria

Le immagini che sono passate nei tg non sono ovviamente complete. Ma quello che emerge nella scenografia e nei gesti ospitante presidente Putin è la volontà di tenere la distanza. Si torna al grande tavolo ovale per i colloqui che continuano a restare freddi e stagnanti. Ma quello che meno si controlla e dice tanto è la mimica facciale. Putin evita di incrociare lo sguardo di di Guterrez, lo sguardo dice disinteresse, distacco. Non guarda completamente nemmeno a favore di telecamera. Lo invita a sedere ma solo dopo avergli fatto fare anticamera, una attesa durata ore, riferiscono i giornali. La visita del segretario generale dell’Onu per alcuni è troppo tardiva; sembrerebbe arrivata troppo tardi. In gioco c’è il futuro di un continente. L’intera Europa rischia di entrare nel conflitto e solo dopo due mesi di bombardamenti Guterres ha incontrato Vladimir Putin. Imbarazzo, paura, rifiuti o dinieghi. Molte cose non le conosciamo a fondo ovviamente. Dopo un’ora Putin fa la voce grossa. Vuole uscirne vincitore dal suo “Vietnam” e chiede che al tavolo si arrivi già con Crimea e Donbass. Intanto alcune esplosioni in Transnistria, la regione separatista filorussa della Moldova, fanno aumentare le preoccupazioni. E da oggi per Polonia e Bulgaria niente più gas perchè si rifiutano di pagare in rubli. Si risente parlare di rischio di una terza guerra mondiale. Il conflitto è cominciato e le premesse per una escalation ci sono tutte.