Il Natale è semplicemente Gesù

Il coraggio di rimettere ordine e dire la verità

Edulcorare il Natale, riempirlo di sole luci e colori significa snaturarlo nella su essenza. Il Natale è Gesù, il venire di Dio nella storia di questa umanità. bella o brutta che sia. Sceglie la piccolezza, sceglie la povertà e la semplicità di un bimbo, rifugge palazzi ed onori, ma una cosa sta al centro di questo annuncio: Natale è Cristo viene. E’ un fatto divino ed umano insieme, nel quale Dio si fa compagno di strada dell’uomo e prima ancora di elevare quella umanità la assume. Dio prende a cuore la carne dell’uomo e con essa le sue fragilità e le sue cadute, le ferite e i dolori. Dio non si vergogna di farsi uomo. E la grotta di Betlemme, dove prende dimora, diventa realmente la sua casa. Anzi la parola stessa presepe indica la mangiatoia nel suo senso e nel suo significato più specifico. La bellezza del Natale, che diventa speranza per tutti, e che Dio sceglie da che parte stare e quale corpo assumere. Dio sceglie l’uomo perchè questa creatura non gli fa schifo. Che bello pensarsi amati, desiderati, abitati ancora prima di essere anche redenti e risollevati. Prima di redimere l’uomo, di farlo risorgere “tutto”, Dio ne prende il corpo. Il corpo non è prigione, non è peccato, non è una maledizione. Il corpo dell’uomo è impasto di terra e di Cielo, è opera delle sue mani; lo è così com’è non come lo vorremmo. Ci ha fatti belli, tanto da invaghirsi proprio di noi. Ci ha fatti ‘poco meno degli angeli’ e ci ha coronato di gloria. L’Emmanuele non la disprezza questa umana natura; il percorso è questo: la assume, la abita e la eleva. Facendosi compagno di strada Gesù non è venuto a giudicare l’uomo, è venuto a gridargli tutta la sua follia di amore per Lui, per ciascuno di noi, per te. Questo è il Natale, Dio che viene. Il resto è colore e ci sta nella misura in cui dentro la cornice c’è la tela. Almeno a Natale, per favore, non incorniciamo il vuoto. Auguri