Chiesa
Il Sabato Santo è l’Ora della Madre e di ogni madre
Da Siracusa "L'Ora della Madre" in diretta streaming alle 10 dal Santuario della Madonna delle Lacrime di Siracusa
La Chiesa tramanda un’antica preghiera propria del Sabato Santo, “L’Ora della Madre”, dedicata a Maria, nostra Madre della fede, Colei che ci insegna la via per superare il dolore della morte terrena, attendendo con trepidazione, il Cristo Risorto; e la sua Speranza non deluderà, il Figlio non si attarderà a lungo in uno spoglio sepolcro di morte, ma il sepolcro antico verrà inondato da una nuova Luce, divenendo da pagana porta degli Inferi, a porta d’ingresso verso la vita eterna per mezzo della passione di Gesù.
Per chi volesse partecipare, a partire dalle alle 10:00, in diretta streaming dal sito ufficiale della Basilica Santuario della Madonna delle Lacrime di Siracusa (www.madonnadellelacrime.it), animata e celebrata da don Enzo Candido e da don Aurelio Russo.
Nel libretto “L’Ora della Madre”, edito dal Centro di Cultura Mariana, si legge nell’introduzione che «fin dai primi secoli la Chiesa d’Oriente e d’Occidente ha sentito e celebrato questo misterioso legame che congiunge, come ponte, il Venerdì Santo alla Domenica di Pasqua, passando attraverso il cuore di Maria, ed ha guardato la Vergine come rappresentante ed espressione di tutta la Chiesa redenta, che attende trepida l’alba della risurrezione».
Dunque, per il mondo cristiano tutto il «Sabato Santo è “l’Ora della Madre”: “Ora” tutta sua, nella quale lei, la Donna, la Figlia di Sion, la Madre della Chiesa, visse la prova suprema della fede e dell’unione al Dio Redentore. Straziata dal dolore per il Figlio ucciso e sepolto, per l’ingratitudine e l’infedeltà̀ del popolo eletto, per il tradimento e l’abbandono dei più intimi discepoli, per l’ottusità di tutti nel credere che egli sarebbe risorto come aveva predetto, anch’essa è provata dalla tentazione del dubbio, al quale eroicamente resiste, aggrappandosi alle parole del Figlio e alla fedeltà del Padre onnipotente. È la Madre della nostra fede. Credette contro ogni evidenza, sperò contro ogni speranza. Per questo il Sabato Santo è “l’Ora” sua, nella quale davvero completò in sé quel che mancava ai patimenti del Cristo a favore della sua Chiesa (cfr. Col 1, 24): poiché – dicono antichi autori – in quel giorno tutta la Chiesa si raccolse nel suo cuore di Madre, e con la Chiesa si raccolsero e fiorirono in lei le speranze e le attese del mondo».
«Anche oggi, nel Sabato Santo, la Chiesa bizantina canta da vanti all’icona di Cristo sepolto i lamenti della Madre e dei più fedeli discepoli; anche oggi, in più parti del mondo, i cattolici di rito latino celebrano l’Ora della fede di Maria, preludio alla rinnovazione delle promesse battesimali e alla gioia che irradia il giorno di Pasqua. La presente celebrazione si ispira al rito bizantino, di cui presenta, intrecciata a salmi e letture, una selezione di “tropari” (brevi strofe poetiche in canto), con melodie appositamente composte dal M° Luigi Lasagna». La celebrazione ha per tema il dolore di Cristo e della Madre, ma trabocca di speranza». Quest’ora, da pregare, è dedicata “alla Madre e a ogni Madre”.