CEI, dai Vescovi italiani un messaggio di fiducia e speranza

Il ringraziamento agli operatori sanitari, alle famiglie, ai sacerdoti, molti dei quali hanno offerto la propria vita, e la vicinanza agli anziani e ai poveri. Vicinanza che ha assunto il volto concreto della carità con la disponibilità delle strutture ecclesiali per la Protezione Civile, i medici e le persone in quarantena e con gli aiuti destinati dall’otto per mille, in modo particolare con quello straordinario di 200 milioni di euro, cui si aggiungono i 22,5 milioni di euro stanziati in queste settimane. Sono alcuni dei punti emersi dal Consiglio Episcopale Permanente che si è riunito giovedì 16 aprile, in videoconferenza, sotto la guida del cardinale presidente Gualtiero Bassetti.

Una lettura spirituale e biblica dell’emergenza in atto e delle domande che essa porta con sé, con uno sguardo al post-coronavirus: è stato questo il filo conduttore della sessione primaverile del Consiglio episcopale permanente della Cei, che si è riunito giovedì 16 aprile, in videoconferenza, sotto la guida del presidente, il card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve. Nel confronto, i vescovi si sono soffermati sulla situazione attuale, “segnata dalla sofferenza e dal lutto, ma anche da opportunità e Grazia”, si legge nel comunicato finale. Un “kairos”, l’hanno definito, che “traccia una cesura rispetto al passato e lascia un’eredità preziosa, a livello sociale ed ecclesiale, dalla quale ripartire con fiducia e speranza, facendo tesoro di tutte quelle esperienze di solidarietà, attenzione agli ultimi e alle persone in difficoltà sgorgate dalla fantasia della carità delle nostre comunità”.Dai vescovi il ringraziamento agli operatori sanitari, alle famiglie, ai sacerdoti, molti dei quali hanno offerto la propria vita, e la vicinanza agli anziani e ai poveri. Vicinanza espressa con la carità e con la disponibilità delle strutture ecclesiali per la Protezione Civile, i medici e le persone in quarantena e con gli aiuti destinati dall’otto per mille, in modo particolare con quello straordinario di 200 milioni di euro, cui si aggiungono i 22,5 milioni di euro stanziati in queste settimane. Nel corso del dibattito, è stato sottolineato come “l’esperienza di fede, in questo periodo, sia stata una forza morale che ha permesso di affrontare con nuovo slancio una stagione impensabile ed impensata”. “La Chiesa è sempre stata presente e continua ad esserlo, anche nell’interlocuzione con le istituzioni governative – ribadisce il comunicato – per definire un percorso meno condizionato all’accesso e alle celebrazioni liturgiche per i fedeli in vista della nuova fase che si aprirà dopo il 3 maggio”.Durante i lavori, sono state fornite indicazioni circa la celebrazione della Messa Crismale e la ripartizione e l’assegnazione della somma destinata all’otto per mille. È stato approvato l’aggiornamento della modulistica per le convenzioni per i sacerdoti “fidei donum” e sono state prese alcune decisioni riguardanti l’Assemblea Generale (rinviata a novembre) e le Commissioni episcopali. I vescovi, infine, hanno provveduto ad alcune nomine.Direttore dell’Ufficio liturgico nazionale dal 1° settembre 2020 sarà don Mario Castellano (Bari-Bitonto), mentre responsabile del Servizio per la promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica, Massimo Monzio Compagnoni. Nominato assistente ecclesiastico centrale del settore giovani dell’Azione Cattolica italiana, don Gianluca Zurra (Alba).