Attualità
Ancora una tragedia nella tendopoli di San Ferdinando
L'ennesima tragica morte dopo un rogo ha svegliato la Calabria e la Piana di Gioia Tauro.
Nuova tragedia nella tendopoli di San Ferdinando (Rc). Ieri sera, attorno alla mezzanotte, un nuovo incendio è costato la vita al 25enne sengalese Aldo Diallo. Le fiamme si sono sviluppate nella parte iniziale del campo, quella più vicina alla strada e in pochi minuti hanno divorato una trentina di baracche.
“Purtroppo questa è l’ennesima tragedia annunciata – dice al Sir don Cecè Alampi, responsabile della Caritas diocesana di Oppido – Palmi. La Caritas offre servizio presso la vecchia e la nuova baraccopoli dell’area. “La Caritas Diocesana alza il suo grido di rabbia e di dolore per questo ragazzo che ha infranto i suoi sogni di una vita migliore e per tutti gli altri ragazzi che in questi anni nella tendopoli hanno lasciato le loro speranze e la loro vita e rinnova la richiesta di trovare altre e possibili soluzioni abitative, di accoglienza e integrazione come l’accoglienza diffusa che dove c’è funziona ed è arricchente per tutti”. “Un piano per trasferire, nel breve periodo e previe le necessarie verifiche di legge, i migranti”. È quanto riportato in una nota della Prefettura di Reggio Calabria al termine di una riunione di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, presso la sede del Comune di San Ferdinando, a seguito dell’ennesimo fatto tragico nella tendoppli di San Ferdinando. Alla riunione hanno partecipato il questore Raffaele Grassi, il comandante provinciale della Guardia di Finanza, Flavio Urbani, il vice comandante dell’Arma dei Carabinieri, Stefano Romano, sindaco di San Ferdinando, Andrea Tripodi, il Rappresentante di Vigili del Fuoco, Carmelo Triolo.”Nel corso dell’incontro sono stati affrontati i vari aspetti volti a consentire il superamento di questa situazione di precarietà e di pericolo per l’incolumità delle persone e sono state disposte le necessarie attività per la sistemazione alloggiativa dei migranti”, recita la nota. Il prefetto di Reggio, Michele Di Bari, “ha richiamato l’importanza di attuare politiche attive di integrazione ed inclusione nel tessuto socio economico della Piana di Gioia Tauro attraverso forme di accoglienza diffusa, anche ai sensi dell’art. 40 del Testo unico sull’immigrazione, così come convenuto nelle riunioni che si sono susseguite in Prefettura”.