Francesco ha iniziato le catechesi sulla misericordia
udienza generale tenuta nell'Aula Paolo VI davanti a seimila fedeli per Bergoglio che ha voluto entrare nel cuore dello stile di Dio: la misericordia.
“Oggi iniziamo le catechesi sulla misericordia”. Lo ha annunciato il Papa a circa 6mila fedeli che hanno gremito l’Aula Paolo VI per la prima udienza generale del 2016, l’anno del Giubileo straordinario della misericordia. L’amore di Dio è “viscerale”, è fatto di “tenerezza” come quello di una madre nei confronti del figlio, ha detto Francesco spiegando il primo attributo biblico di Dio – “il Signore è misericordioso” – che in ebraico fa riferimento alle viscere e al grembo materno: “Dio si commuove e si intenerisce per noi come una madre quando prende in braccio il suo bambino”. Il Signore è “pietoso”, nel senso che “ha compassione, si china su chi è debole e poveri, sempre pronto ad accogliere e perdonare”: come nella parabola del figliol prodigo, è un Padre che aspetta il figlio per abbracciarlo, senza neanche lasciargli finire la sua confessione, “come se gli coprisse la bocca”. L’amore di Dio “non è un amore di telenovela”, ha detto il Papa a braccio: sa aspettare, “i suoi tempi non sono quelli impazziti degli uomini”, e soprattutto il suo è un amore fedele. Anzi, “la fedeltà nella misericordia è proprio l’essenza di Dio”. E allora, in questo Giubileo della misericordia, “affidiamoci totalmente a Lui”, l’invito finale di Francesco: “Se tu non sei fedele, Lui non rimarrà fedele, perché non può rinnegare se stesso”.
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