Il Cardinale argentino Poli in visita a Castelsilano
L'arcivescovo emerito di Buenos Aires, di origini italiane, in Calabria tra Castelsilano, San Giovanni in Fiore, Capocolonna e Paola.
Non è cosa comune che un Cardinale della Chiesa cattolica visiti un piccolo e sperduto paese della Calabria e il fatto desta una curiosità maggiore se l’eminente prelato proviene dalla lontana Argentina. Ma questo straordinario fatto è accaduto. Giorno 18 febbraio 2024 il Cardinale Emerito di Buenos Aires, Sua Eminenza Mario Aurelio Poli, ha mantenuto la promessa fatta qualche anno fa a don Francesco De Simone parroco di Castelsilano (KR), diocesi di Crotone Santa Severina. Il Cardinale ha accolto ben volentieri la richiesta del parroco motivata dal fatto che Sua Eminenza conosce molto bene vita e opere realizzate in diverse città dell’Argentina da Madre Eufrasia Iaconis, una suora nata nel 1867 a Castelsilano che fino al 1950 si chiamava Casino. Madre Eufrasia infatti, visse i primi anni della sua vita, infanzia e adolescenza, nel piccolo paese silano. Dopo una lunga e interessante esperienza di vita religiosa assieme ad altre consorelle che appartenevano ad una congregazione locale con solo riconoscimento diocesano, visse alcuni anni a Roma e da qui, per una serie di circostanze, partì per la lontana Argentina. A lei, appena venticinquenne, fu affidata l’arduo compito di guidare un piccolo gruppo di suore che si recavano in un mondo tanto lontano per portare la testimonianza di fede verso Gesù, l’amore verso la Vergine Immacolata e di conseguenza fare del bene a poveri, bisognosi, ammalati, come brillantemente avvenne negli anni successivi. Oltre al tanto bene che Madre Eufrasia ha realizzato, lei è stata anche fondatrice delle “Figlie dell’Immacolata Concezione di Buenos Aires”. Attualmente tale Congregazione è presente in cinque luoghi differenti di Buenos Aires, ma anche in tante altre città argentine come Santa Fe, Rosario, Cordova. Altre case della Congregazione sono presenti in Cile, Brasile, Messico, India, Spagna e naturalmente in Italia a Roma e Milano. Ultimamente si è in procinto di aprire una casa anche in Africa.
Per Madre Eufrasia nel 2012 l’allora Cardinale di Buenos Aires Joseph Bergoglio indisse e concluse il processo diocesano di beatificazione e pertanto anche Papa Francesco conosce molto bene vita e opere dell’illustre cittadina di Castelsilano. Allo stato attuale la suora di origini calabresi è Venerabile e, come avviene per tanti altri grandi testimoni della fede e dell’amore di Cristo, presso la Congregazione delle cause dei santi in Vaticano è in atto l’iter necessario che, prima o poi, si spera possa arrivare a dichiarare beata la suora di Castelsilano.
Il cardinale Poli, pertanto, conoscendo a fondo vita e opere di Madre Eufrasia e apprezzando il lavoro che svolgono le suore nella grande diocesi di Buenos Aires, spinto anche dalla richiesta del parroco di Castelsilano, ha potuto realizzare il suo desiderio di venire nel luogo dove è nata questa donna che papa Francesco definì “Donna normale e forte”.
La visita a Castelsilano si è concretizzata domenica 18 febbraio. In mattinata il presule ha visitato i luoghi storici che ricordano e testimoniano la presenza di Madre Eufrasia nel paese silano. In primo luogo ha visitato il “castello” dove si riunivano le giovani che, seguendo la zia di Madre Eufrasia, Maria Fabiano, facevano vita comune: pregavano, si guadagnavano da vivere lavorando il baco da seta e producendo seta e inoltre aiutavano il parroco nelle attività e nella catechesi in parrocchia. Altro luogo importante visitato è stata la casa natale di Madre Eufrasia che si trova di fronte la chiesa madre nella piazza principale del paese dove domina un grande murales di recente realizzazione, opera (guarda caso) di un artista argentino di Rosario, Leonardo Aguaisol! Alle 11:00, in chiesa, c’è stata la celebrazione dell’Eucarestia alla quale ha partecipato una numerosa folla di fedeli. Presenti anche il sindaco del paese e l’Arma dei Carabinieri della stazione di Caccuri. Naturalmente, essendo in tempo di quaresima il presule ha fatto cenno alla necessaria conversione per tutti i credenti in questo prezioso tempo prima della Pasqua, ma il tema che ha incuriosito di più è stato quando ha parlato della sua conoscenza di Madre Eufrasia e ha ricordato il grande bene che questa nostra concittadina ha realizzato in favore dei poveri, orfani, ammalati e emigrati italiani che a cavallo del 1800 e gli inizi del 900 sbarcavano in Argentina in cerca di fortuna affrontando molte situazioni difficili. Il parroco di Castelsilano a nome di tutta la comunità parrocchiale ha espresso parole di apprezzamento e di gratitudine verso il cardinale per essere venuto nella piccola comunità e per il grande interesse che dimostra verso Madre Eufrasia.
Sua Eminenza Poli è stato accolto come gradito ospite dall’Arcivescovo di Crotone Mons. Angelo Raffaele Panzetta nella sua residenza di Crotone.
Il Cardinale ha molto apprezzato l’aver condiviso momenti di convivialità e la squisita ospitalità del nostro padre Arcivescovo, e prima di partire si è espresso con parole di ringraziamento dicendo testualmente: “Mi sono sentito accolto in una famiglia”.
Nel pomeriggio di domenica il Cardinale ha fatto visita al Carmelo di Capocolonna dove si è trattenuto per circa un’ora dialogando con le monache che hanno apprezzato grandemente il gesto di Sua Eminenza il quale conosce bene il mondo delle carmelitane perché in Buenos Aires sono presenti ben quattro monasteri della stessa congregazione.
Lunedì, dovendo raggiungere Paola nel pomeriggio per il viaggio di ritorno, il cardinale ha avuto modo di visitare Santa Severina dove ha apprezzato la bellezza del castello medievale, il museo diocesano e il battistero di epoca bizantina. Attorno a mezzogiorno abbiamo fatto una visita all’abazia di San Giovanni in Fiore. Accolto dal parroco e da personalità del luogo interessati da sempre alle opere e a tante manifestazioni culturali dedicate a Gioacchino da Fiore, sono stati illustrati i punti cardini dell’opera storica, culturale e religiosa dell’illustre abate. Prima della partenza era obbligata una visita al santuario di Paola dove il Cardinale, oltre ad aver ammirato la bellezza naturale del luogo, ha potuto constatare anche la spiritualità che il posto trasmette grazie al nostro San Francesco.
Ma in questo viaggio breve ma intenso, bisogna dire che ciò che ha colpito di più Sua Eminenza il Cardinale è stato il rapporto umano che ha percepito, sia per l’accoglienza dell’Arcivescovo di Crotone in episcopio, sia nella comunità di Castelsilano e soprattutto per l’amicizia che ha notato tra i sacerdoti che ha conosciuto in questi giorni, oltre al parroco di Castelsilano, anche il parroco di Santa Severina, Don Gino Gulizia, quello di San Giovanni in Fiore Don Rodolfo Bruschi e Don Enzo Gabrieli.
Concludendo possiamo ben affermare che, anche in occasione di questa straordinaria visita dell’illustre prelato abbiamo messo in pratica quella caratteristica che appartiene a noi, gente del Sud secondo la quale, come ci hanno insegnato e trasmesso gli antichi Greci, l’ospite è sacro. E’ anche per questo che possiamo dire che il Cardinale ha lasciato la Calabria arricchito dalla cultura, dalla bellezza della natura e soprattutto dal calore umano e spirituale che noi calabresi sappiamo trasmettere.
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