Mons. Angelo Raffaele Panzetta nominato Arcivescovo coadiutore di Lecce. Il messaggio della CEC

"Il Santo Padre ha nominato Arcivescovo Coadiutore di Lecce (Italia) S.E. Mons. Angelo Raffaele Panzetta, trasferendolo dall’Arcidiocesi di Crotone-Santa Severina". E' quanto si legge nel bollettino del 28 agosto della Santa Sede. 

Nato a Pulsano (diocesi di Taranto), il 7 novembre 2019 era stato nominato Arcivescovo di Crotone-Santa Severina, ricevendo la consacrazione episcopale il 27 dicembre successivo. Tra il 2021 e il 2022 è stato anche Amministratore Apostolico di Catanzaro-Squillace. Ora mons. Panzetta andrà a coadiuvare mons. Michele Seccia (1951), arcivescovo metropolita di Lecce dal 29 settembre 2017. 

Come disposto dal canone 403 (CJC), "il Vescovo coadiutore ha il diritto di successione", per cui mons. Panzetta diventerà ipso facto arcivescovo metropolita di Lecce al termine del mandato pastorale di mons. Seccia. Secondo il can. 405 (CJC), "il Vescovo coadiutore e il Vescovo ausiliare di cui nel can. 403, §2 assistono il Vescovo diocesano in tutto il governo della diocesi e lo suppliscono se è assente o impedito". 

IL MESSAGGIO DELLA CONFERENZA EPISCOPALE CALABRA

La Conferenza episcopale calabra esprime “i più sinceri auguri” a mons. Angelo Panzetta che lascia la diocesi di Crotone-Santa Severina. Papa Francesco, questa mattina, lo ha nominato arcivescovo coadiutore di Lecce. I vescovi calabresi, “pur con dispiacere” – si legge in una nota -, desiderano esprimere “sentimenti di profonda gratitudine a mons. Panzetta per la sua instancabile testimonianza di fraternità e di comunione e per il prezioso servizio svolto con dedizione e amore a favore della comunità diocesana di Crotone-Santa Severina e di tutta la Calabria”. I vescovi della Calabria assicurano a mons. Panzetta “la propria preghiera e vicinanza spirituale, confidando che il Signore continui a guidarlo e a sostenerlo nel nuovo cammino che sta per intraprendere nella comunità di Lecce. Che il Signore benedica questo nuovo inizio e renda fruttuoso il suo ministero nella nuova arcidiocesi e nel servizio che gli è stato affidato”, conclude la nota.