Don Battista Cimino ritorna in Africa
Anche tre volontari a fianco del sacerdote fidei donum.
Ogni volta che dall'Italia rientro nella mia missione africana, e' come se partissi per la prima volta". Con queste parole don Battista Cimino, sacerdote della diocesi di Cosenza-Bisignano e "fidei donum" in Kenya, ha dato inizio alla messa di ringraziamento per il dono della vocazione missionaria, celebrata lunedì scorso nella cappellina dell'associazione Stella Cometa. Don Cimino, nel suo viaggio di ritorno nella diocesi di Machakos, sarà accompagnato da tre volontari di Stella Cometa florense e da un'insegnante in pensione impegnata attivamente nel mondo del volontariato cosentino. Saranno ospitati nella casa dedicata alla Beata Elena Aiello ubicata ai piedi
della collina della Divina Misericordia e si fermeranno fi no a metà luglio. Nella seconda quindicina dello stesso mese l'accoglienza sarà riservata a cinque diaconi, futuri
sacerdoti, del seminario cosentino e a suor Angela Cimino dell'Istituto Doroteo di Treviso.
Un'omelia, quella di don Battista, tutta impregnata e centrata sulla misericordia di Dio e sulla necessità di ogni cristiano ad essere voce dei poveri e dei derelitti della terra.
Prima però "occorre mettersi alla sequela di Cristo, a diventare servi inutili imitando lui che è il Servo soff erente per eccellenza, rinunciare alle sicurezze, ai condizionamenti, alle comodità e all'attaccamento dei beni terreni. Seguire Gesù significa amare "sine modo", promuovere la convivialità delle differenze, scegliere la via della pace che viene dall'alto fino al martirio, costruire giustizia e unità, progettare il futuro con lo sguardo orientato verso il cielo. Tutto nella consapevolezza che ciascuno è iniquo e infedele, con le mani sporche dalla sozzura del peccato ma capaci di trasformarsi in mani innocenti e pure quando abbracciano e curano l'umanità ferita. Continua don Cimino, "anche
noi, come il salmista, dobbiamo chiedere perdono al Signore per la nostra infedeltà affinchè ci dia la forza di stare sempre dalla parte della vita".
La celebrazione si è conclusa con la benedizione della volontaria cosentina, Vittoria Bacher, che all'età di 70 anni, sfida il mondo e se stessa per intraprendere, ancora una volta, la strada della missione ad gentes.
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