Esercizi spirituali per il clero, nuova formula in tempo di Pandemia
Accompagnati dal volume di don Enzo Appella i presbiteri dal 9 al 13 novembre tutti i presbiteri potranno raccogliersi in canonica
"Ormai sono diversi mesi che non possiamo incontrarci in Assemblea a causa del covid19 che ha paralizzato le nostre attività formative tradizionali insieme a quelle pastorali, anche se non riuscirà a spegnere in noi il desiderio di crescere nella fede e la fantasia di cercare nuove strade da percorrere, per la diffusione del Vangelo".
Così si apre la lettera di invito e di indicazioni che il vescovo ha voluto scrivere a tutti i sacerdoti dell'Arcidiocesi invitandoli a prendere parte a questo "speciale corso di esercizi spirituali" distanziati, dove la comunione verrà stabilita nei momenti di silenzio e di preghiera.
"Una possibilità - scrive il Vescovo - che spero ardentemente divenga consolante realtà: vivere insieme gli Esercizi Spirituali anche quest’anno, ma con una modalità diversa: utilizzare gli stessi giorni, più o meno gli stessi orari e uno stesso testo, rimanendo in casa o in canonica, da soli o con chi condivide l’esperienza della fraternità sacerdotale". Il corso di esercizi inizierà la mattina del 9 novembre e terminerà al pomeriggio del 13. Si userà come sussidio il libro “La porta aperta – Gli Atti degli Apostoli al tempo della Evangelii Gaudium”, del biblista don Enzo Appella, già noto per aver tenuto un corso di esercizi al clero cosentino nell’anno della misericordia.
La segreteria sta provvedendo alla distribuzione del testo a tutti quanti sono interessati
"La riflessione contenuta nel libro, un’introduzione e sei meditazioni, è frutto di una predicazione per un corso di esercizi spirituali ai sacerdoti. Questa ci aiuterà, alla luce dello Spirito, a scorgere nei primi otto capitoli del libro degli Atti degli Apostoli nuove prospettive e possibilità di evangelizzazione in questo tempo particolarmente difficile, guardando a come anche i primi testimoni della Risurrezione di Cristo sono passati dallo stare chiusi “per paura dei Giudei” alla diffusione del Vangelo fino ai confini della terra. Anche noi passeremo dalle restrizioni a causa della pandemia alla necessità di pensare ed attuare nuove forme di annuncio e catechesi. Questo tempo di preghiera ci aiuti a predisporre il cuore e lo spirito a diventare “vino nuovo in otri nuovi”.
Poi nella lettera anche alcune indicazioni pratiche:
a) Tutti i Presbiteri che vivono o hanno impegni pastorali in Diocesi (anche coloro che li hanno già fatti o prevedono di farli in seguito), sono invitati a vivere questa occasione con gioia, come un dono di comunione presbiterale. Vogliamo sentirci un “cuor solo e un’anima sola” pregando, meditando, contemplando e progettando la pastorale futura alla luce della Parola e del Magistero della Chiesa. Vivere la comunione presbiterale sarà il grande regalo che potremo farci l’un l’altro, proprio quando tutto intorno a noi sembra negativo e difficile; noi siamo uomini di fede e di speranza, e abbiamo il dovere di vivere queste virtù consolidandole nella carità: questa è la vita teologale, che ci rende sempre più simili a Dio!
b) A questo corso singolare di esercizi spirituali si uniranno, secondo le loro possibilità, anche i sacerdoti anziani, sofferenti, soli, in difficoltà, piegati dalle prove della vita, ma ricchi di maturità spirituale: sarà il segno di una vera comunione con tutto il presbiterio.
c) Dove i sacerdoti abitano insieme, sarebbe opportuno vivere gli esercizi spirituali comunitariamente, per un arricchimento reciproco.
d) Suggerisco di organizzare le giornate di ritiro con uno schema fisso, come avviene solitamente in un corso di esercizi, collocando i momenti di preghiera e meditazione secondo gli orari più convenienti e favorendo, per quanto possibile, la concelebrazione o la partecipazione del popolo alle celebrazioni: Mattino: Lodi mattutine – I Meditazione Pomeriggio: Ora Media – II Meditazione Sera: Celebrazione Eucaristica - Adorazione / Vespri
e) Vi raccomando di mantenere il silenzio e il raccoglimento, sia interiore che all’esterno, evitando di utilizzare, per quanto è possibile, i mezzi di comunicazione, e dedicando più tempo alla preghiera e alla meditazione personale piuttosto che alle attività ordinarie.
f) Siamo tutti consapevoli che il Maligno ‘tenta’ chi fa il bene, soprattutto dove si è più vulnerabili! Ma noi siamo abbastanza avveduti per capire che certe occasioni vanno “fuggite” per non cadere nella tentazione, anzi… superarle ci aiuterà ad essere più forti!
g) Chiedo di avvisare i vostri fedeli che nei suddetti giorni i Sacerdoti della Parrocchia vivono gli esercizi spirituali; farà bene anche a loro sapere questa notizia e partecipare al vostro impegno spirituale con la preghiera e il rispetto del silenzio!
h) I Sacerdoti impegnati negli Uffici diocesani sono dispensati, nel corso della settimana, dalla presenza fisica in Curia, così come da impegni non necessari né urgenti. Chi tra voi insegna, studia o svolge il compito di cappellano di ospedali, carceri, cimiteri, case di cura ecc… potrà gestire il tempo della settimana in sapiente armonia con gli impegni previsti.
i) Si sta pensando di darci appuntamento in videoconferenza, mediante piattaforma online, con don Enzo Appella, autore del volume proposto, che lunedì 9 ci introdurrà alla meditazione con un incontro, tutti insieme, alle ore 10.00. In questi giorni, se il progetto riuscirà, saranno fornite delle indicazioni utili per accedere al programma telematico, o comunque sarà inviata una relazione introduttiva per predisporci a vivere questo tempo di grazia.
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