La Chiesa cosentina esprime vicinanza a don Claudio Albanito
In un comunicato stampa l’arcivescovo Nolè chiede pacificazione sociale nel Comune di Rose
In seguito alla vicenda spiacevole che ha visto coinvolto don Claudio Albanito, parroco di Rose, l’Arcivescovo di Cosenza-Bisignano, S.E. Rev.ma monsignor Francesco Nolè, che ne ha seguito personalmente, sin dalle prime ore gli sviluppi e primariamente si è preoccupato dello stato di salute e della serenità del giovane sacerdote, tiene a precisare quanto segue:
La Chiesa cosentina, insieme al suo Vescovo, segue con attenzione quanto accaduto ed esprime al caro fratello don Claudio piena fiducia e fraternità nel lavoro pastorale che svolge; mentre si richiama tutti alla pacificazione sociale ed ecclesiale e alla serenità delle relazioni nell’ambito della comunità civile e religiosa l’invito è a non cadere nell’allarmismo e nel facile giudizio.
Nonostante il sacerdote, ad oggi, non abbia voluto sporgere denuncia per l’affetto alla comunità di cui è padre, le autorità preposte ed in particolare i Carabinieri della locale stazione stanno svolgendo d’ufficio le opportune indagini. In seguito all’esito di esse l’Arcivescovo prenderà le opportune decisioni in merito e invita l’autore, o chi è conoscenza del fatto, a collaborare con le forze dell’ordine perché il dubbio di un atto sacrilego non ricada su persone innocenti o su tutta la comunità.
La solidarietà, la vicinanza e la preghiera sono assicurate dalla Chiesa diocesana e dal suo Vescovo al sacerdote e alla comunità parrocchiale e a quanti stanno soffrendo interiormente per questa triste vicenda.
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