Mons. Nolè: molti fratelli verranno a bussare alle nostre porte, accogliamoli
Nel mercoledì delle Ceneri l'incontro in Cattedrale promosso dall'UNICEF per sensibilizzare rispetto alla situazione ucraina.
"Molti fratelli verranno a bussare alle nostre porte. Non chiudiamo il nostro cuore, apriamolo". Lo ha detto ieri pomeriggio monsignor Francesco Nolé, arcivescovo di Cosenza - Bisignano, in una cerimonia tenutasi in Cattedrale insieme ad UNICEF, guidato dalla presidente provinciale Monica Perri, e tesa a sensibilizzare alla solidarietà in favore della popolazione ucraina. Mons. Nolé, che ha invitato alla contribuzione prevista per sabato e domenica prossimi indetta dalla Chiesa italiana attraverso le parrocchie, ha pure ricordato "tutte le guerre dimenticate". "La pace che chiediamo oggi per l'Ucraina dobbiamo chiederla per tutti quei territori in cui tante persone, donne e bambini muoiono", ha proseguito mons. Nolé. "Siamo chiamati a dare parte del nostro tempo, dei nostri beni, della preghiera, della nostra fede, che è la cosa più preziosa che abbiamo". Nel giorno in cui la Chiesa dà inizio alla Quaresima, mons. Nolé ha sottolineato che "oggi la croce di Cristo ci ricorda i tanti innocenti che vengono crocifissi, uccisi senza motivo dall'odio, dalla violenza, dalla sete di potere". "Il Signore - ha proseguito il presule bruzio - si è fatto inchiodare alla croce inerme perché noi potessimo guardare a lui e quasi immedesimarci nelle sue piaghe, perché diventino per noi motivo di avvicinamento a lui e ai fratelli". Per mons. Nolé riguardo alla "crisi ucraina, ognuno di noi è chiamato a fare la propria parte, ciascuno sia responsabile degli altri, e se c'è una cosa buona che rimarrà è la solidarietà che si sta instaurando nel mondo intero, nell'Europa, nell'Italia".
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