Mons. Nunnari ricorda don Giussani: un cristianesimo vissuto da innamorato
Una Santa Messa in Cattedrale a dieci anni dalla morte del fondatore di Comunione e Liberazione. Un carisma che edifica il Regno di Dio.
Una Santa Messa in ricordo di don Luigi Giussani, a dieci anni dalla sua nascita al cielo, è stata celebrata stasera nella Cattedrale di Cosenza da Mons. Nunnari alla presenza di tutto il movimento di Comunione e Liberazione di Cosenza. Il padre Arcivescovo, nella sua omelia, si è soffermato sul senso della commemorazione, vista come momento per recuperare la memoria del passato al fine di vivere intensamente il presente. “Siamo qui per una persona, don Giussani, che con il suo carisma continua a costruire il Regno di Dio presente e futuro”. Riprendendo quanto detto dal cardinale Scola durante l’apertura del processo di beatificazione, monsignor Nunnari ha ricordato che bisogna dare lode a Dio per la Grazia che ha riversato in questo suo figlio che ha speso tutta la sua vita a servizio della Chiesa. Don Giussani ha lasciato questa eredità: un carisma che guarda alla realtà e al cammino della vita come il luogo in cui incontrare Cristo. Un cristianesimo vissuto da innamorati, non secondo un codice etico che impone dei rigidi doveri ma in una obbedienza e fedeltà continua al Mistero che per primo ama. Carisma dell’amore, quello del movimento di CL, che diventa carità, sfida educativa, e annuncio nella Chiesa e nella società della bellezza dell’incontro con il Signore e delle meraviglie che egli opera in ogni persona.
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