Il 4 dicembre a Cosenza l'anteprima del film: "il monaco che vinse l'Apocalisse"
Al Cinema Citrigno il film sull'Abate Gioacchino. Prenota tramite PdV a soli 5 euro
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L'atteso film “Il Monaco che vinse l'Apocalisse” sulla vita, le opere e il messaggio di Gioacchino da fiore realizzato dal regista Jordan River sta per arrivare in tutte le sale cinematografiche italiane. Il lancio è previsto per giorno 5 dicembre ma un'anteprima nazionale si svolgerà a Roma giorno 2 dicembre mentre l'anteprima la regionale sarà ovviamente a Cosenza al cinema Citrigno il 4 dicembre alle 20:00. La proiezione sarà preceduta da una conferenza stampa che si terrà alle 17:30 nel palazzo della provincia di Cosenza.
La pellicola è liberamente ispirata alle visioni dell'apocalisse descritte da Gioacchino da Fiore ed offre una grande fotografia sulla Calabria i panorami silani ma allo stesso tempo riesce a trasmettere in maniera concreta il messaggio dell'abate calabrese e anche i primi tentativi di bloccarne l'avanzata e l'ispirazione. Le riprese, iniziate il 20 giugno 2022 e conclusesi nel dicembre seguente, si sono svolte in diverse regioni italiane, tra cui Lazio e Calabria.
La trama. È il 30 marzo del 1202, anno del Signore - la quarta crociata alle porte. Sono le ultime ore di vita dell'anziano abate Joachim. Nel sonno viene sopraffatto da visioni mistiche: gli astri del cielo sconvolti dall'oscurità del mondo che ha preso il sopravvento. Con lui il suo discepolo, frate Matthaeus, al quale l'abate rivela eventi passati e futuri, disvelando le cose ancora sigillate. La sua fama ormai lo precede, poiché ha il dono di interpretare le sacre scritture come nessun altro. Papa Lucio III gli concede così ‘licentia scribendi’ e Joachim scrive sull'apocalisse. Un viaggio oltre l'impermanenza delle cose terrene. Tutto sembra sospeso, come se non fosse accaduto nulla, ma tutto diviene altro. I suoi scritti ben presto diventano i più letti, ma allo stesso tempo il mondo gli si rivolta contro. Il capitolo dell'Ordine cistercense getta ombre su di lui. Sulle montagne la neve continua a cadere e ad avvolgere ogni cosa, ma Joachim - consapevole che ogni epoca vive la propria apocalisse - ha già annunciato la sua ultima profezia, una speranza per il mondo.
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Valutazione Pastorale della Commissione CEI
“Un film evocativo. Un viaggio poetico e fantastico tra gli archetipi dell’esistenza e il viaggio dantesco e ultraterreno che tutti, credenti e atei, dovremo intraprendere. Una pellicola che suscita interrogativi sulla vita e sul mondo in cui viviamo, non tanto perché riapre l’interesse per la figura di Gioacchino da Fiore, ma perché pone l’attenzione sul pensiero del riformatore monastico e fondatore dell’Ordine florense”. Così il regista Jordan River nel raccontare il suo film “Il monaco che vinse l’Apocalisse” sul teologo medievale Gioacchino da Fiore, figura di riferimento per la Chiesa cattolica, di cui è in corso la causa di beatificazione; ricordato da papa Francesco nel Messaggio per la Giornata mondiale per la cura del creato come colui che “in un tempo di lotte sanguinose, di conflitti tra Papato e Impero, di Crociate, di eresie e di mondanizzazione della Chiesa, seppe indicare l’ideale di un nuovo spirito di convivenza tra gli uomini, improntata alla fraternità universale e alla pace cristiana, frutto di Vangelo vissuto” (1° settembre 2024). Nel film “Il monaco che vinse l’Apocalisse” Jordan River – che firma il copione insieme a Michela Albanese – ne esplora l’eredità teologica, religiosa e culturale, ricordando le influenze del suo pensiero nei secoli successivi, dai richiami di Dante Alighieri nella “Divina Commedia” (“Paradiso”, canto XII) a quelli di Michelangelo o del filosofo tedesco Hegel. Il film, interpretato da Francesco Turbanti, Nikolay Moss, Elisabetta Pellini, Bill Hutchens e Giancarlo Martini, alterna una ricostruzione storico-scenica di finzione con momenti di approfondimento sul pensiero di Gioacchino da Fiore, unendo dunque un impianto strettamente narrativo a momenti di respiro didascalico-culturale. Un racconto agile e coinvolgente giocato in 90 minuti ben bilanciati tra inserti di finzione, focus esplicativi e suggestioni visive, tra valorizzazione paesaggistica delle terre calabresi e un controllato utilizzo di effetti speciali (la ricostruzione del Drago a sette teste menzionato nel Libro dell’Apocalisse).
Forte di un coinvolgimento del territorio e delle istituzioni calabresi, con il supporto del Centro internazionale di studi gioachimiti, Jordan River ha realizzato un film pensato per promuovere la conoscenza della figura, del pensiero e dell’eredità di Gioacchino da Fiore, rivolgendosi a un pubblico ampio e differenziato, accompagnando il processo di beatificazione del monaco e offrendo un titolo valido per fare esperienza del clima giubilare. Il film, infatti, è in uscita nelle sale italiane nel mese di dicembre 2024, in prossimità dell’apertura della Porta Santa. L’opera è consigliabile, semplice, adatta per dibattiti.
Un cast stellare per un’opera ambiziosa
Prodotto e distribuito da Delta Star Pictures, il film è diretto da Jordan River e vanta un cast di tutto rispetto. Tra gli interpreti troviamo l’americano Nikolay Moss, l’australiano-britannico Bill Hutchens e, per il cast italiano, Francesco Turbanti, Elisabetta Pellini, G-Max, Giancarlo Martini e Yoon C. Joyce.
Riconoscimenti
Prima ancora di uscire nelle sale italiane ha già ricevuto i seguenti riconoscimenti ed è stato proiettato il 16 novembre alla XX edizione del Terni Film Fesival come prima opera in concorso.
Best Script Awards (Londra, UK) - 2024 - Migliore sceneggiatura
Global Music Awards (Los Angels, USA) -2014 - Gold Medal Original Score
Accolade Global Film Competition (Los Angels, USA) - 2024 - Award of Excellence Original Score
Your Way International Film Festival (Malta) - 2024 - Best Original Score
Tracks Music Awards (Los Angels, USA) - 2024 - Best Original Score
Septimius Awards (Amsterdam, Paesi Bassi)
2024 - Nomination Best Costume Design
2024 - Nomination Best Soundtrack
2024 - Nomination Best Makeup & Hairstyling
2024 - Nomination Best European Actor.
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