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1.1 a Bari. Il rigore di Fumagalli "copre" le difficoltà di condizione del Cosenza

Ottimo pareggio del Cosenza a Bari, conquistato in superiorità numerica e con qualche difficoltà di troppo. Il Cosenza ha avuto il merito di non disunirsi e Alvini il coraggio di rivedere scelte iniziali e modificare l'assetto tattico. 

Foto di archivio

Massimiliano Alvini plaude ai suoi dopo il pareggio conquistato a Bari. Sostiene che il Cosenza si è presentato al San Nicola volutamente con un atteggiamento diverso, soprattutto per togliere profondità e linee di passaggio ai biancorossi. In questo senso le scelte di J. Mauri e Kouan dall'inizio. Ammette, sì, che il calcio offerto dai lupi non è stato pulitissimo, anzi che la gara è stata sporca, ma al tempo stesso ritiene positiva la prestazione dei suoi. Così, infine, saluta come buono il punto conquistato, anche se sottolinea che, senza l'espulsione che ha ridotto in 10 i locali, raddrizzare la partita sarebbe stato più difficile. 

Sì, il pareggio muove la classifica e, contro una squadra in forma come i pugliesi, è certamente un risultato positivo. Ma crediamo che anche Massimiliano Alvini sappia che non è stato il solito Cosenza quanto a pulizia di calcio e a occasioni create. Il calo fisico già intravisto contro il Sassuolo è stato confermato nella gara di Bari. Lo hanno dimostrato i primi 25 minuti, in cui il centrocampo del Cosenza ha dovuto rincorrere gli avversari, che hanno mostrato un maggiore dinamismo. J. Mauri non è riuscito a prendere in mano le chiavi della squadra, sbagliando oltre modo alcuni passaggi che invece ha perfettamente nelle corde. Charlys è stato anch'egli più impreciso. Il gol del Bari è stato meritato. Nella ripresa gli ingressi di Florenzi e Ciervo hanno dato una maggiore vivacità, soprattutto quando il Bari è rimasto in 10. Allora Alvini ha capito che c'era la ghiotta occasione di raddrizzarla e così nascondere, con un risultato positivo, le magagne fisiche della squadra che, a dir la verità, si sono palesate fino alla fine. In fin dei conti i nuovi innesti, gli stessi Ricciardi e Ricci, non sono sembrati all'altezza di Ciervo e D'Orazio, finora titolari nei rispettivi ruoli. La partita di Bari ha rivelato i limiti tecnici del Cosenza, che però ha dimostrato comunque di non disunirsi, né di perdere il suo equilibrio, neanche quando sono entrati Strizzolo e Rizzo Pinna e Zilli. Il rigore di Fumagalli, concesso grazie al Var nonostante fosse chiaro già in diretta, porta il Puma a tre reti, ma soprattutto un punto importante nel carniere penalizzato del Cosenza. 

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