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Il Cosenza a Mantova con lo spirito (giusto) del condottiero Alvini

In arrivo un match difficilissimo contro i virgiliani, che vogliono stupire anche nella serie cadetta. Massimiliano Alvini trascina il Cosenza (e il suo pubblico), mentre dal mercato attende ancora qualche innesto utile a raggiungere l'obiettivo. 

Il Cosenza a Mantova con lo spirito (giusto) del condottiero Alvini

Massimiliano Alvini veste l'abito del condottiero e del trascinatore di un Cosenza che si sta presentando alla partenza della serie cadetta con una rosa giovane e inesperta. Non pensiamo di andare lontano dalla verità se diciamo che il tecnico di Fucecchio è l'anima di una squadra ancora in costruzione.

Giustamente alla vigilia di Mantova - Cosenza ha detto che non è neanche tempo di pensare al mercato, con tre gare nel giro di otto giorni che attendono i lupi. Bisogna fare quadrato anche attorno alle incertezze che riguardano la rosa e dunque la stagione del Cosenza, che quest'anno - con Ursino e Delvecchio - ha adottato una politica diametralmente opposta a quella della scorsa stagione. Nessun calciatore affermato (eccetto Jose Mauri, che però è l'ennesima incognita), ma tanti giovani di belle speranze. Eppure, a sentire Alvini, nel mercato del Cosenza una logica c'é, anche se mancano ancora alcuni tasselli utili per un campionato tranquillo. E questo l'allenatore rossoblù lo sa benissimo, avendolo detto in modo chiaro prima della gara di coppa Italia contro il Torino (come ricordato proprio nel pre-gara odierno).

A Mantova sarà una gara difficile, per più ordini di ragioni. Anzitutto per l'entusiasmo dei virgiliani, che all'esordio hanno rimontato due gol allo stadio del Tricolore di Reggio, e che si presentano alla Cadetteria con l'entusiasmo di chi ha vinto il campionato di serie C offrendo gran calcio. Di poi, per la preparazione del loro tecnico, quel Davide Possanzini che fece innamorare da calciatore lo Stretto amaranto e che oggi arriva in serie B con il crisma dell'allenatore rivelazione. In Emilia la squadra biancorossa ha tenuto palla per quasi il 70% della partita, un dato proprio contrario a quello del Cosenza, che invece contro la Cremonese ha fatto registrare un possesso intorno al 32%. Sarà confermato questo leit motiv, con il pallino del gioco in mano lombarda e il Cosenza ad attendere? 

Nella conferenza stampa Alvini, incalzato dalle domande, ha auspicato una maggiore precisione nei passaggi da parte dei suoi. E' un giusto auspicio, se si guarda alla difficoltà di un campionato che, in tutte le sue compagini, presenta un tasso tecnico elevato. Proprio in questo senso i dubbi sul Cosenza permangono proprio per la scarsa esperienza della maggior parte dei suoi calciatori.

Il tecnico emiliano per ora sopperisce a ciò con la grinta e l'entusiasmo, con le idee chiare di chi vuole far rendere al meglio i suoi calciatori. Sembra proprio Alvini e il suo modo di fare l'arma in più di questa squadra. Di certo il suo Cosenza darà battaglia al Martelli, il rinnovato impianto sportivo del Mantova. Ma il risultato è tutto da scoprire, e probabilmente sarà una partita a scacchi. Non è escluso, al di là delle dichiarazioni pre-partita, che il Cosenza sorprenda il Mantova con qualche accorgimento soprattutto a centrocampo, mentre in difesa il ballottaggio è tra Caporale e Dalle Mura. 

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