A Cosenza mascherine troppo abbassate: mantenere la prudenza

Meno mascherine indosso, troppe per terra; immondizia a coronare tanti angoli (e non solo) della città; acqua a intermittenza in diversi quartieri. Non è un agosto facile per Cosenza e i cosentini, che, oltre al caldo, sono costretti a sopportare una serie di disservizi e difficoltà. Senza voler entrare nel merito delle quotidiane querelle sullo smaltimento dei rifiuti e sulle discariche, per i quali sono in corso trattative e rimodulazioni, la realtà non è delle più edificanti. Tanto più se - come si nota - sono migliaia quelli che hanno deciso di frequentare il mese in città e godersi il mare (altra nota dolente, il Tirreno cosentino), solo nei weekend.

Meno mascherine, si diceva. Sono in tanti quelli che hanno deciso di tirare giù le tendine chirurgiche e di stoffa che da qualche mese adornano i nostri volti. Fortunatamente negli esercizi commerciali si è ancora accorti, ma per le strade la percentuale di coloro i quali che hanno gettato la ...mascherina cresce sempre di più. Un rilievo che stride con i numeri di contagi da coronavirus, che crescono di giorno in giorno in Italia e che nella nostra regione sono aumentati nelle ultime settimane. La prudenza, oltre alla mascherina, deve ancora accompagnarci, e non sembra proprio essere il momento di abbassare la guardia, anche a costo di sudacchiare naso e bocca un po' di più.

A questo, deve aggiungersi un rinnovato appello al senso civico. Troppe, ancora, le mascherine sui marciapiedi e non nei contenitori per l'immondizia installati in città. Non è una bella cartolina per Cosenza, che, nonostante il periodo non facile, sta comunque accogliendo diversi turisti e visitatori non solo dalla Calabria, ma anche dalle altre regioni.