Palazzo Arnone ospita racconti in realtà aumentata di guerra e pace

L'appuntamento nel Museo bruzio il 24 febbraio quando verrà presentato il progetto Artwp - Augmented reality tales of war and peace

Il mondo dell’arte si prepara a un evento senza precedenti, un’esperienza che promette di cambiare il modo in cui percepiamo la realtà stessa attraverso narrazioni straordinarie, arte digitale e riflessioni profonde. Il 24 febbraio (ore 16), presso Palazzo Arnone, sede della Galleria Nazionale di Cosenza, su concessione della Direzione Regionale Musei Calabria, verrà presentato il progetto Artwp – Augmented reality tales of war and peace (Racconti in realtà aumentata di guerra e pace). Un’iniziativa multiculturale e multi-artistica che fonde tecnologia e creatività per offrire una visione unica delle narrazioni di guerra e pace che hanno segnato e continuano a plasmare il mondo, coinvolgendo artisti e cittadini in una narrazione che travalica i confini fisici e culturali.

Concepito come un progetto di 18 mesi, Artwp vede la collaborazione di quattro Nazioni: Danimarca, Italia, Francia e Ucraina. I partner provengono da Roskilde (associazione culturale WoWiWo – WorldWideWords), Cosenza (associazione Oltrezona), Beaugency (Les Fous de Bassan) e Lviv (Biblioteca Municipale). Dopo intense sessioni di lavoro a Roskilde e Beaugency, è ora il momento di Cosenza di brillare. Il terzo workshop ha preso il via il 14 febbraio e culminerà nell’evento di sabato 24 febbraio.

Augmented reality tales of war and peace non è solo un’occasione per celebrare l’arte e la tecnologia; è molto di più. In un momento in cui il conflitto in Ucraina rimane una ferita aperta, Artwp assume un significato ancora più profondo e rilevante. È un grido di solidarietà, un’opportunità per dare voce a chi ha vissuto direttamente i terribili effetti della guerra e per offrire una prospettiva unica a chi la osserva da lontano. Al centro del progetto ci sono le persone, le loro storie e le loro esperienze. Durante quattro workshop intensivi, artisti provenienti da quattro città diverse collaborano per trasformare queste narrazioni in racconti di realtà aumentata. Attraverso l’uso di tecnologie avanzate, come la realtà aumentata, il testo, la musica e l’arte visiva, le storie prendono vita in modi sorprendenti e coinvolgenti.

Ma ciò che rende Artwp veramente speciale è il suo approccio collaborativo. Le opere d’arte non sono semplicemente create per il pubblico, ma con il pubblico stesso, coinvolgendo gli spettatori in modo significativo.

Il project manager per l’Italia Renato Costabile spiega in cosa consiste la realtà aumentata: «Le opere dei 12 artisti, tre per ciascuna Nazione che ha aderito al progetto, hanno background culturali diversi; non tutti svolgono lo stesso lavoro: ci sono musicisti, scrittori, disegnatori. Ma cosa significa raccontare storie in realtà aumentata? Grazie a un’app, creata da coloro che stanno lavorando a questo progetto, è possibile assistere tramite smartphone/tablet ad un’esibizione che normalmente si potrebbe svolgere in una piazza o su strada. Sabato 24 verrà presentato il work in progress. Al termine del progetto, l’ultimo workshop è in programma nel mese di maggio, i vari lavori saranno collocati nelle quattro città che hanno aderito all’iniziativa. Se altre città saranno interessate a partecipare, saremo felici di estendere questo progetto e coinvolgere più realtà possibili».

Artwp non è solo un’occasione per esplorare le sfumature della guerra e della pace; è anche un impegno concreto per promuovere la diversità e il patrimonio culturale europeo. Con il sostegno dell’Unione Europea e di diverse istituzioni culturali nazionali, Augmented reality tales of war and peace si presenta come un faro di speranza e creatività in un mondo spesso segnato dalla discordia. Attraverso la realtà aumentata e la collaborazione interculturale, questo progetto ci invita a riflettere sulle nostre esperienze comuni e a immaginare un futuro di pace e comprensione reciproca.