“Per la vita buona della regione” anche l'associazione La Pira
L'associazione auspica che quanto scritto i Vescovi della CEC per una politica e nuova e una custodia del territorio faccia meditare i calabresi
L’Associazione Giorgio La Pira, nella persona del Presidente Antonio Belmonte, a seguito di un colloquio telefonico avuto con l’Arcivescovo di Napoli S.E. Mimmo Battaglia, aveva già espresso il proprio apprezzamento sulle importanti riflessioni del prelato, il quale sollecitava l’attenzione della politica sui principali problemi del Mezzogiorno. Con lo stesso spirito di condivisione, il Presidente Belmonte, accoglie ora il documento della Conferenza Episcopale Calabria, “Per la vita buona della regione”, che contiene l’elenco dei mali che da sempre affliggono la nostra terra e propone i punti salienti sui quali è necessaria una forte inversione di tendenza che porti alla costruzione di una politica non più governata dal malaffare, dall’incompetenza e dal privilegio, ma diretta alla costruzione del bene comune. «E’ chiaro – dice Belmonte - che la selezione di una nuova classe dirigente, deve necessariamente confrontarsi con un forte coinvolgimento popolare ed essere espressione di un consenso libero, ampio e democratico. Nessun cambio di rotta, infatti, potrà essere realizzato in Calabria se la politica non terrà conto della cosiddetta ‘questione morale’». Il Presidente Belmonte, infine, in riferimento alle affermazioni di Mons. Vincenzo Bertolone, Presidente della CEC, e del Vescovo di Monreale Michele Pennisi, circa le colpe e le gravi responsabilità dei ‘criminali ambientali’ avverte, con sconforto, la stessa indignazione e sente di condividere, in totale sintonia, le affermazioni di quest’ultimo quando dice che «i criminali piromani, oltre ad essere puniti dalle Leggi dello Stato, sono dei peccatori che vanno esclusi dalla Comunità cristiana».
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