Territorio
A Cosenza la spesa si fa online
Tanti i supermercati della città che, nonostante le difficoltà organizative, stanno fornendo questo prezioso servizio
Insieme a medici e infermieri nella lista (che in realtà sarebbe ancora lunga) degli eroi quotidiani al tempo del Coronavirus, non possiamo che aggiungere quanti, tra cassiere, scaffalisti e quanti lavorano in tutta la filiera, continuano a mantenere viva ed efficiente la distribuzione dei generi alimentari all’interno di supermercati e piccoli negozi che, per far fronte alle ormai note sopraggiunte necessità, hanno intensificato il servizio della spesa online con consegna a domicilio nella nostra città decongestionando così anche la presenza all’interno dei punti vendita.
“Quello della spesa online era un servizio che offrivamo già da tempo, ma adesso è quintuplicato”, ci spiega uno dei responsabili del supermercato “A&O” di via delle Medaglie d’Oro a Cosenza. “Da quando sono scattate le restrizioni riusciamo a fornire giornalmente dalle quaranta alle cinquanta spese raggiungendo anche comuni limitrofi al centro urbano”. Il sistema è un po’ simile per tutti i supermercati che abbiamo raggiunto telefonicamente (tanti sono però sono stati quelli dove, per dovere di cronaca, a rispondere al telefono non c’era nessuno). Basta registrarsi al sito, scaricare l’app o fare l’ordine grazie ai numeri WhatsApp messi a disposizione dai market ed il gioco è fatto, o quasi. “In realtà non riusciamo a soddisfare tutte le richieste, perché abbiamo dovuto riorganizzare anche questo servizio e capita che spesso gli ordini superino le nostre possibilità di consegnare la spesa nella stessa giornata” ci confessa uno degli addetti dello storico supermercato “Scarpelli” di Piazza Riforma, che comunque raggiunge trenta/quaranta clienti al giorno anche nei comuni limitrofi. Ma cosa finisce nel carrello? “Davvero di tutto – ci racconta Ernesto, uno degli addetti del supermercato “Conad” di Via Popilia (che ringraziamo anche per averci fornito le foto) – . Oltre a fare circa quaranta consegne al giorno, riusciamo a consegnare anche prodotti freschi e surgelati. L’impegno maggiore è quello di dover fare materialmente la spesa all’interno del supermercato; lavoro che impegna un addetto per quasi mezz’ora a ordine”. Infatti, ad ogni cliente, al momento dell’ordine viene chiesto un “sostituto” dell’eventuale prodotto che potrebbe mancare sugli scaffali. “Questo ci obbliga ad allungare la ricerca per soddisfare al meglio i desideri di chi, non potendo recarsi al supermercato per fare la spesa, si affida a noi per avere i prodotti di cui ha bisogno”. Prodotti di cui, come ci confessano i diversi responsabili dei supermercati contattati, sono costantemente riforniti fatta eccezione, in alcuni casi, dell’ormai quasi introvabile lievito di birra. “Questo, insieme alla farina, è uno dei prodotti che è andato più a ruba in queste settimane, anche se adesso riusciamo a soddisfare la richiesta dei nostri clienti grazie alle confezioni da 500 grammi” sottolinea il responsabile del supermercato “Gran Risparmio” su via Panebianco, che fa anche il punto sulle indispensabili precauzioni adattate da chi ogni giorno si reca a casa dei clienti per consegnare la spesa. “Non solo guanti e mascherina ma, nella maggior parte dei casi, cerchiamo anche di favorire il pagamento con carta prima della consegna, in modo da evitare ogni contatto, altrimenti i soldi ci vengono lasciati dentro una busta fuori dalla porta”.
Insomma un meccanismo che, al netto di qualche comprensibile difficoltà organizzativa e ritardo, sta fornendo un preziosissimo servizio a quanti, per tutta una serie di motivi, non possono recarsi al supermercato a fare la spesa. Insomma un ulteriore strumento per rispondere nei fatti all’appello che ci viene rivolto…restare a casa!