A Laurignano oggi pomeriggio la presentazione de “Il vangelo secondo il rock”

Al Santuario della Madonna della Catena un incontro tra musica e spiritualità

Hineni, Hineni, I’m ready, my Lord” (Eccomi, eccomi, sono pronto, mio Signore), iniziano con queste parole le “Istruzioni per l’uso” de “Il vangelo secondo il rock” scritto da Massimo Granieri e Luca Miele, rispettivamente un parroco del cosentino e un giornalista. Ma che cosa avranno in comune un padre passionista e un professionista della carta stampata? La voglia di comunicare un’esperienza di fede vissuta anche attraverso e grazie alle parole di grandi artisti che hanno costellato, illuminandololo, il firmamento della musica contemporanea internazionale come Patti Smith, Leonard Cohen, Bob Dylan, Bruce Springsteen e molti altri ancora.

Chi volesse saperne di più potrà, oggi pomeriggio, recarsi alle 19.00 nel Salone Grande del Santuario della Madonna della Catena di Laurignano, per la presentazione de “Il vangelo secondo il rock”, con prefazione di Antonio Spadaro (Claudiana Editrice).

Interverranno all’evento padre Massimo GranieriFrancesco Nolè, arcivescovo di Cosenza; Mario Spagnuolo, Procuratore della Repubblica e Rodolfo Luciani, direttore dell’Ufficio IRC Cosenza.

“Sotto forma di grido, invocazione, lode, contesa, sfida, interrogazione o preghiera, la parola biblica ri-suona costantemente nella canzone rock, arricchendo – con intima adesione o netto rifiuto – l’opera di alcuni dei suoi musicisti più significativi. Massimo Granieri e Luca Miele ne seguono echi e suggestioni tracciando un percorso possibile tra voci e canzoni indimenticabili. La parola biblica deborda nei versi di Bob Dylan, costeggia l’opera di Woody Guthrie, preme nella “teologia del Padre” di Bruce Springsteen, sostiene la poetica di Johnny Cash, urla nella furia di Patti Smith. Che si manifesti nella lotta o nell’abbraccio, nella fede o nella sua negazione, il rapporto con la Scrittura feconda il canzoniere di alcune delle voci più significative del rock. Ed è proprio la distanza, la ferita che si apre tra la parola biblica e il suo riecheggiare nella musica pop a renderne fertile e vertiginoso il ri-suonare. Massimo Granieri e Luca Miele provano a catturare quegli echi inseguendo suggestioni e voci, incrociando percorsi, affastellando canzoni in modo dichiaratamente non sistematico, aperto e fluido” (Claudiana).