A Spezzano la PGS sprizza allegria dappertutto

Al via le attività pastorali per il nuovo anno associativo.

Sabato 3 ottobre un nutrito gruppo di bambini e ragazzi si sono ritrovati in piazza a Spezzano Piccolo: musica, balli animati, giochi e tanta allegria per l’appuntamento previsto in occasione dell’iscrizione all’anno catechistico e del tesseramento alla PGS. La Festa organizzata dall’ “Orato­rio S. Giovanni Bosco” si è svolta secondo lo Spirito di don Bosco:“Ricordatevi che l’educazione è cosa di cuore, e che Dio solo ne è il padrone, e noi non potremo riuscire a cosa alcuna se Dio non ce ne insegna l’arte, e ce ne dà in mano le chiavi.”

Al centro del progetto parrocchiale la crescita e la formazione umana di chi sceglie di aderire alle iniziative di animazione proposte dalla PGS, che ha scelto e crede fortemente alla possibilità di un’ educazione attraverso l’oratorio e lo sport, come esperienza che avvia alla vita.

Queste sono realtà ricche di valori: l’autostima, la crescita di gruppi che diventano amici, la continua tensione verso il superamento dei propri limiti nel rispetto delle regole e dell’avversario, la formazione a una corretta ge­stione della vittoria e della sconfitta, il formarsi una coscienza capace di pretendere più da se stessi che dagli altri. Su questa molteplicità di valori si cerca di  lavorare durante attraverso la catechesi e durante le attività spor­tive puntando a far crescere i ragazzi, “come buoni cristiani e onesti cittadini”, per essere in futuro  formatori responsabili, alleducatori e di­rigenti. 

L’impegno è questo: capire che il Sistema Preventivo è un qualcosa che si deve vivere personalmente, proprio per quella logica che per dare una cosa devi possederla, “averla dentro”, senza essere improvvisatori. Neanche Don Bosco, nel momento in cui ha pensato  Il Metodo Preventivo, ha potuto improvvisare. La prova sta nel fatto che il testo è nato dopo tante insistenze esterne ed è stato composto dopo tante correzioni da parte dello stesso Don Bosco e di altri suoi collaboratori. Se Don Bosco prendeva così sul serio il suo Sistema Preventivo, a maggior ragione va innanzitutto assunto sempre di più in noi stessi e farlo diventare stile personale di vita. “don Bosco Stava sempre in mezzo ai giovani. Girava qua e la, si avvicinava ora all’uno ora all’altro, e, senza che loro se ne accorgessero, rivol­geva loro qualche domanda per conoscere il loro modo di essere e le loro necessità. Parlava in confidenza all’orecchio di questo e di quello; si fermava per consolare o per restituire l’allegria con qualche battuta per risollevare i malinco­nici. Per parte sua era sempre allegro e sorridente, però nulla sfuggiva alla sua attenta osservazione.”

La competenza tecnica, la sensibilità educativa, la missione pastorale, la familiarità tipicamente espressa secondo lo stile di Don Bosco sono stati i segni distintivi dei volontari che come alleducatori, dirigenti e sostenitori hanno de­dicato tempo e passione ai ragazzi che praticano l’attività sportiva oratoriale. Da quanto esposto è facile capire che l’attività è viva e procede nel migliore dei modi, soprattutto grazie all’impegno di tutta la comunità parrocchiale.

Valentina Ggreco