Città
Accordo tra il Comune di Cosenza e l’Unical

Il cuore antico della città si trasforma in un polo delle professioni sanitarie
“Oggi abbiamo creato le condizioni perché Cosenza sia una città universitaria. È una svolta storica perché con questo protocollo di intesa si formalizza quello che già avevamo concordato in passato e che ha visto la sua origine nell’insediamento a Palazzo Spadafora delle 10 start-up universitarie, il passaggio che ha poi portato alla realizzazione di quello che oggi stiamo sottoscrivendo”.
Nelle parole del sindaco di Cosenza, Franz Caruso, c’è tutto l’orgoglio e la consapevolezza di un sogno che si concretizza e prende forma. Giovedì nel Salone di rappresentanza di Palazzo dei Bruzi il sindaco e il rettore dell’Università della Calabria, Nicola Leone, hanno siglato la convenzione finalizzata alla concessione in uso di una parte del Complesso monumentale di San Domenico. Il dies a quo da cui tutto ha avuto origine è il 28 settembre 2023, data del ‘primo sbarco’ dell’università nel centro storico di Cosenza per l’avvio dei corsi di Scienze Infermieristiche.
L’università mette radici nel centro storico di Cosenza portando nuova linfa e trasformando il cuore antico della città in un luogo da vivere 24 ore su 24.
La novità è che a Scienze infermieristiche si aggiunge anche il corso di laurea in Fisioterapia, portando più di 1000 studenti a vivere in città. Ma l’aspetto più importante è che è stato individuato un luogo dove creare una residenza universitaria per 70 studenti “per far sì che la città li accolga”. La portata rivoluzionaria c’è tutta: una residenza universitaria all’interno della città e un collegamento con il campus costante anche attraverso l’implementazione delle corse giornaliere che diventeranno 27.
“Penso che questo sia il modo migliore per valorizzare le bellezze che abbiamo”, le parole del rettore Leone che ha dichiarato il suo amore verso il Complesso monumentale di San Domenico.
“Il concetto è più ampio: pensiamo di organizzare lì dei corsi di alta formazione, caffè letterari, summer school, iniziative che porteranno ospiti, stiamo anche pensando di organizzare un evento internazionale ad ottobre per fare una sorta di inaugurazione simbolica”, ha spiegato. Il polo delle professioni sanitarie si concretizza. Da ottobre più di 500 studenti frequenteranno le aule, diventando più di mille a regime. Entro l’anno, al termine dei lavori di ristrutturazione, ai 120 posti si aggiungeranno due aule da 184 posti (una da 78, la seconda da 95 posti), oltre a spazi per laboratori, aule studio e servizi. “Creiamo condizioni favorevoli perché prendano casa a Cosenza, ma c’è bisogno anche di socialità, di attività socio-culturali e creative, la tipica socialità universitaria”, ha sottolineato il sindaco.
Presenti alla conferenza anche i professori Nicola Ramacciati e Vincenzo Pezzi che ha sottolineato l’impegno profuso con gli ordini professionali degli infermieri e dei fisioterapisti “per creare un corso di altissima qualità.
Abbiamo già redatto il progetto formativo, stiamo provvedendo alla selezione dei migliori fisioterapisti. Vogliamo creare una vera e propria rete formativa, non ci rivolgiamo soltanto agli studenti, ma a tutti i professionisti. Vogliamo creare un polo per le professioni sanitarie. Stiamo lavorando in sinergia con le aziende sanitarie, con l’ASP, le cliniche e le RSA. Faremo anche delle iniziative importanti”, ha spiegato, annunciando anche il conseguimento di un finanziamento per il master di infermiere di comunità.
Lo stabile da destinare alla residenzialità dei futuri studenti universitari è stato già individuato. Potrebbe essere Palazzo Ferrari, ubicato “a pochi passi da San Domenico, uno stabile nuovo con portierato tutto il giorno. Per il servizio mensa l’idea è inserire un punto ristoro”, ha spiegato il rettore.
L’avvio del corso di laurea in Medicina è stata la felice intuizione che in pochi anni ha raggiunto una velocità al di là delle aspettative. Il numero di scuole di specializzazione è destinato a crescere: alle cinque già attivate se ne aggiungeranno altre dieci da attivare nel prossimo triennio. “Stiamo dando un contributo importante alla sanità del nostro territorio, stiamo assistendo al rientro di specialisti straordinari. Dopo l’arrivo del professore Francesco Iacono, l’Università della Calabria è pronta ad accogliere Francesco Vommaro, il talento della chirurgia vertebrale originario di San Lucido che lascia l’istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna per venire qui. Si sta creando un circolo virtuoso, sto mettendo in campo tutta la mia energia per questo progetto. Sono orgoglioso di vedere l’entusiasmo dei tanti cervelli di ritorno felici di rientrare in Calabria per dare un contributo alla nostra sanità”, la chiosa finale del rettore.