Al via l’incontro dei Vescovi orientali Mons. Oliverio: il nostro apporto per la testimonianza

I Vescovi delle Chiese cattoliche orientali si incontrano nell'Eparchia per la 21esima riunione europea. 

“Più le nostre Chiese Orientali Cattoliche saranno se stesse, più incisiva sarà la nostra testimonianza. Più visibile la nostra appartenenza all’oriente cristiano, più feconda e preziosa sarà la nostra complementarità rispetto alla tradizione occidentale e potranno rendere sempre più presente nel cuore della Chiesa il tesoro dell’oriente cristiano.” Sono queste le sfide individuate “nello spirito del Concilio Vaticano II e in sintonia con il codice dei canoni delle Chiese Orientali”, da monsignor Donato Oliverio, vescovo di Lungro, nello spiegare gli scopi del 21° Incontro dei vescovi cattolici orientali d’Europa che si apre questo pomeriggio proprio nella cittadina lungrese, e che ha ricevuto la sponsorizzazione delConsiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa (CCEE). Per mons. Oliverio, “questo incontro in preparazione del primo centenario dell’Eparchia (13 febbraio 2019) costituisce un evento d’indubbia importanza – ha – si legge ancora in una nota stampa – perché si ritrovano insieme tutti i responsabili delle Chiese Orientali Cattoliche presenti in Europa, ancora una volta, per comprendere sempre meglio ciò che la Chiesa universale attende dagli orientali in piena comunione con la Sede Apostolica”. Il presule lungrese ha sottolineato come “questi incontri arricchiscono tutti noi e ci rafforzano come Chiese Orientali Cattoliche proprio nell’impegno d’individuare sempre meglio il nostro contributo specifico, la nostra identità nel quadro ecumenico, con l’augurio che questo possa favorire il superamento di incomprensioni e tensioni”. Per l’eparca di Lungro, infatti, “una più chiara coscienza e una più chiara complementarità della nostra identità ecclesiale può facilitare la precisa ‘collocazione’ degli Orientali Cattolici nel quadro ecumenico”.