Diocesi
All’ArcadiNoè l’incontro a più voci sul creato
L’iniziativa è stata organizzata all’unisono dalla Chiesa Cattolica, dalla Chiesa Evangelica Valdese di Dipignano e Cosenza, dalla Chiesa Evangelica Pentecostale Bethel di Cosenza, dalla Parrocchia Ortodossa Romena San Daniele e i tre fanciulli di Cosenza, dal Gruppo SAE di Cosenza e dalle Figlie della Chiesa. Al momento di condivisione presente anche il vescovo Giovanni.
Nel pomeriggio del 9 novembre si è svolta, presso la comunità dell’ArcadiNoé in Vadue di Carolei, la Giornata del Creato dal tema “Spera e agisci con il Creato. Partecipa, Conosci, Ama”.
L’iniziativa è stata organizzata all’unisono dalla Chiesa Cattolica, dalla Chiesa Evangelica Valdese di Dipignano e Cosenza, dalla Chiesa Evangelica Pentecostale Bethel di Cosenza, dalla parrocchia Ortodossa Romena San Daniele e i tre fanciulli di Cosenza, dal Gruppo SAE di Cosenza e dalle Figlie della Chiesa. Hanno partecipato all’Incontro anche il Movimento dei Focolari, il Cammino Neocatecumenale, la Comunità di Sant’Egidio, l’Associazione Coesistenza e la Comunità di Fede Baha’ì, tutti parte del “Gruppo Interreligioso per la Pace” di Cosenza.
Lo spirito della giornata si radica nella reciproca accoglienza e nella condivisione della fede tra le diverse Chiese Cristiane e le Associazioni impegnate nel dialogo ecumenico nella nostra Arcidiocesi. In quest’ottica, l’Ufficio per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso diocesano promuove attivamente iniziative volte a favorire la cultura dell’integrazione e dell’accoglienza tra popoli, culture e credi religiosi diversi. Non a caso la parola “ecumenico” affonda le sue radici nel concetto di “universale”, inteso come ciò che abbraccia tutte le terre abitate, e sottolinea così l’importanza di costruire un’unità tra i credenti, considerata fondamentale per dare vita a una comunità globale basata sulla fratellanza e la solidarietà. L’ecumenismo, quindi, non si limita a un concetto teologico, ma si traduce in un impegno concreto per la pace e la comprensione reciproca tra tutte le genti.
Il tema del Creato, importantissimo e quanto mai attuale, è stato sviluppato attraverso un percorso a pieno contatto con la Natura. Durante quattro tappe sono stati letti vari brani e meditazioni tratti dal Libro di Giobbe, dal Messaggio di papa Francesco per la celebrazione della Giornata mondiale per la Cura del Creato, dal messaggio di Chiara Lubich, e da brani della Tradizione Ortodossa Romena, per offrire una riflessione completa e arricchita dalle diverse prospettive spirituali.
Intenso ed emozionante il momento conclusivo dell’incontro, celebrato in cerchio attorno a un grande braciere ardente, sotto la guida dell’Arcivescovo Mons. Giovanni Checchinato. Al termine della preghiera corale alcuni partecipanti hanno piantato nove piccoli bulbi in altrettanti vasi, un numero simbolico che richiama le nove principali religioni del mondo: Ebraismo, Cristianesimo, Islam, Induismo, Buddismo, Brahmanesimo, Taoismo, Zoroastrismo e Baha’ì. I bulbi sono stati prelevati dallo stesso cesto, arricchito dai frutti della terra, segno di un’origine comune e di una fratellanza che può fiorire anche nella diversità.