Alvini dà il titolo: sarà un campionato di sofferenza

Contro le vespe le solite ingenuità (vedi gol regalato con un passaggio errato di Kouan) e altrettanta voglia di portare a casa qualcosa.

“Il campionato che ci aspetta è questo. Dobbiamo esserne consapevoli”. Mister Massimiliano Alvini, nel dopo gara di Cosenza – Juve Stabia, terminata 1.1, certifica la dimensione dei rossoblù. Contro le vespe le solite ingenuità (vedi gol regalato con un passaggio errato di Kouan), compensate da altrettanta voglia di portare a casa qualcosa.

In fondo il Cosenza di queste prime 10 giornate ormai ha svelato pregi e difetti. Dopo le due belle vittorie contro Cremonese e Sampdoria, che insieme alla partita di Palermo sono stati i migliori momenti del Cosenza, sono emersi tutti i limiti tecnici della rosa a disposizione del tecnico di Fucecchio. Per questo, al meno fintanto che non arrivi gennaio, bisogna stringere i denti e limitare i danni. Manca come il pane un difensore, ed è evidente anche a chi non mastica di calcio che in attacco manca uno stoccatore.

Dall’altro versante, il Cosenza lotta sempre con grande spirito di squadra e abnegazione. I ragazzi sono davvero sul pezzo, come ama dire Alvini. Dopo il gol preso da Maistro, la reazione c’é stata, anche con un discreto gioco e buona intensità. Questo è il dato positivo.

Da quali certezze passa? I campani hanno dovuto fronteggiare un Cosenza diverso dal solito, con Ricciardi sull’out destro e Ciervo a fare da frangiflutti tra la trequarti e l’attacco, spesso vicino a un combattivo Fumagalli. Il dinamismo di Ciervo è certamente un’arma da sfruttare, anche se il giovane deve diventare più efficace tanto nel passaggio decisivo quanto sotto porta (nella ripresa ha avuto una buona occasione mal sfruttata). Ricciardi stesso è un giocatore su cui Alvini deve puntare. Contro lo Stabia è stato il migliore dei suoi, offrendo copertura difensiva e buoni spunti offensivi. Il Cosenza a tratti ha discrete manovre, anche grazie alla corsa sempre generosa di Aldo Florenzi, schierato al centro insieme a un Kouan distratto, ma continua a concretizzare molto poco. Anche la formula Zilli – Fumagalli ha portato zero gol, mentre l’attacco nella ripresa è stato condizionato dall’espulsione di Hristov che ha costretto la squadra a un assetto più contenuto. 

Queste continue espulsioni sono l’ulteriore cifra delle difficoltà tecniche della squadra, e certamente rappresentano un punto debole del Cosenza di questo periodo, anche perché incidono sull’atteggiamento in campo e sulle possibilità di fare punti. 

Lavorare per migliorare. Questa la ricetta che i calciatori e lo staff rossoblù devono continuare a darsi. Adesso si va a Reggio Emilia per l’infrasettimanale, poi arriva la Salernitana.