Alvini story: è solo una vittima?

L’esonero del tecnico è l’ultimo tentativo disperato di salvare la categoria. Si, ma disperato. Finora, però, Alvini ha retto una barca che fa acqua da tutte le parti

Intanto la squadra affidata a Tortelli e Belmonte

Non che Massimiliano Alvini non abbia colpe sul piano tecnico e della gestione di alcuni suoi uomini, ci mancherebbe. Ma è stato una vittima del disastro societario di questa stagione. Il tecnico di Fucecchio era venuto a Cosenza per riscattarsi dopo alcune stagioni in chiaroscuro. Quella prima conferenza stampa di fine giugno sembrava significare rilancio per lui ma anche per la società, che finalmente si era dotata di un direttore generale. Le belle intenzioni dell’esordio, però, sono rimaste tali.

Ricordiamo nitidamente le prime parole del tecnico fuori onda: “la squadra la faremo”. Del resto, i presupposti c’erano, se il sorriso sgargiante di Guarascio nell’annunciare il riscatto di Tutino aveva strappato gli applausi dei giornalisti presenti. Di lì a pochi giorni quei sorrisi sarebbero stati smorzati dalle prime difficoltà extra campo, con il Cosenza a rischio penalizzazione (poi avveratasi) e smantellato nella sua rosa.

Alvini è l’unico che ci ha sempre messo la faccia, ma anche il cuore. Educato e gentile come pochi nel suo ruolo, ha sempre voluto rapportarsi con i tifosi, la stampa, la città. Il Cosenza delle prime giornate, complice anche il non rodaggio delle presunte big, faceva buoni risultati. Sembravano esserci i presupposti per una stagione discreta, grazie proprio alla garra del tecnico toscano. Invece sono arrivate le prime problematiche.

Anche di spogliatoio, evidentemente, per quanto Alvini abbia sempre gettato acqua sul fuoco e spergiurato che tutto andasse per il verso giusto. Lo ha fatto anche difendendo la società, e questo è uno degli atteggiamenti che gli si imputato.

Proprio fuori dal campo, nel frattempo, sono giunti i maggiori problemi. La penalizzazione, dapprima ben assorbita, è diventata concreta, anche a causa di una società che in nessuna maniera, nelle sedi adite, ha riconosciuto la propria inadempienza, invero dichiarata da due gradi di giudizio sportivi. Intanto si sono incrementate le notizie sulla difficile situazione economico – finanziarie, con debiti crescenti verso più soggetti.

La squadra, peraltro giovane e inesperta in molti uomini, ne ha evidentemente risentito, non riuscendo a corazzarsi, per quanto mister Alvini abbia più volte dichiarato che lo spogliatoio fosse una forte torre d’avorio. Così, evidentemente, non poteva essere, e i risultati mano mano negativi ne sono stati una riprova. Gli stessi giocatori messi ai margini, come Camporese, Jose Mauri, poi ceduti, dimostrano una certa maretta e il non navigare nella stessa direzione. In questo è difficile leggere le rispettive posizioni, anche perché non si può dire che la squadra abbia abbandonato Alvini, come dimostrano le manifestazioni d’affetto degli ultimi mesi. E ciò nonostante sia poi toccato ad altri giocatori finire costantemente in panchina, vedi Ciervo, Fumagalli e Ricci su tutti.

Piuttosto, il team rossoblù, come cristallo, ha mostrato tutta la sua fragilità, sia tecnica che caratteriale, acuita proprio dalla confusione societaria. Quando il direttore generale si dimette il 24 dicembre alla vigilia del sentito derby contro il Catanzaro, quando il calcio mercato non è praticamente quasi fatto, allora i segnali dati sono tutti nell’ottica della sfiducia e della resa. E anche da questo punto di vista mister Alvini ha ricevuto le critiche, per non essersi vigorosamente opposto all’inerzia della società in sede di mercato.

Di certo il tecnico rossoblù mai avrebbe immaginato, quando ha firmato il biennale con il Cosenza, di ritrovarsi in questa situazione. Ne è certamente vittima più che colpevole.

Squadra a Tortelli e Belmonte

La Società Cosenza Calcio comunica di aver affidato la guida tecnica a Pierantonio Tortelli e Nicola Belmonte. L’allenatore Pierantonio Tortelli, proveniente dal Settore Giovanile ed ex bandiera rossoblù con quasi 100 presenze all’attivo, ha fatto parte in passato dello staff della prima squadra. Il mister Belmonte nato a Cosenza il 15 aprile 1987, dopo aver lasciato il calcio giocato ed una prima esperienza da collaboratore nello staff del Siena, è entrato a far parte del Settore Giovanile del Cosenza Calcio. Ha ricoperto il ruolo di collaboratore tecnico con Roberto Occhiuzzi in panchina e poi di allenatore in seconda di Pierpaolo Bisoli. Nella stagione in corso ha guidato la formazione Primavera. La carriera da calciatore lo ha visto protagonista con le maglie di Bari, Udinese e Siena, anche nella massima serie, e di Perugia e Catania.