Aperto il centenario delle suore Guanelliane

La Santa Messa presieduta da monsignor Nolè e un convegno per dare il là alle celebrazioni per il centenario della presenza delle figlie di don Guanella in città.

“Continuiamo l’opera per cui monsignor Tommaso Trussoni ci ha chiamato qui: l’educazione”. Le parole della superiora suor Giustina Valicenti,hanno aperto, sabato scorso, l’anno centenario della presenza delle  suore Figlie di Santa Maria della Provvidenza a Cosenza. Per tutti, le suore Guanelliane. Una presenza pluridecennale in una città che ha accolto le figlie di don Guanella, il cui impegno nell’educazione e nella formazione con i giovani è instancabile, secondo lo spirito di san Luigi Guanella. Attualmente ci sono tre case famiglie, un centro per donne in difficoltà, un centro diurno, una ludoteca. La voce e lo spirito di don Guanella si sentono forte. “Anche se siamo poche, non ci fermiamo – ribadisce suor Valicenti -. Abbiamo ottime educatrici per le bambine che ci vengono affidate; il gruppo di cooperatori che mantengono vivo lo spirito come laici, i volontari, che sono tantissimi. Ci aiutano nel lavoro dell’educazione, per un impegno che deve continuare durante l’anno”. A tal proposito, a marzo, durante la Settimana dei giovani e della Caritas, alcuni momenti saranno dedicati alla visita e all’impegno proprio dalle suore Guanelliane. La parola conclusiva all’arcivescovo Nolè. “Accogliere, ascoltare,accompagnare i giovani”, il programma pastorale diocesano. “Accompagnare in un percorso significa far scoprire e riscoprire la chiamata, la vocazione di ciascuno. Vocazione alla famiglia, fondata sui valori veri, cristiani per chi lo è, ma anche umani. Amore, fedeltà, sacrificio e impegno dovrebbero stare al primo posto”.”Continuate ad essere nella carità e nell’umiltà come avete fatto finora” – la carezza di mons. Nolè alle suore guanelliane. “Per chi vuole formare è importante non fare chiasso, ma lavorare”.

Diversi gli appuntamenti nel corso dell’anno centenario. In particolare, dal 5 al 15 dicembre verrà esposta la tela dell’Immacolata di Negroni, custodita da sempre nel complesso detto “delle Cappuccinelle”. La spiegazione e l’animazione dell’esposizione sarà a cura della storica dell’arte Antonella Salatino. Il 23 maggio, poi, fra gli altri momenti, si terrà un incontro formativo con alcuni esperti in educazione e in pedagogia guanelliana per verificare quali sono le emergenze educative e come la pedagogia risponde a tali emergenze. All’apertura del centenario presente anche la vicaria generale, suor Neuza.