Arco, freccia e tanta passione

Il cammino associativo dell’ASD Arcieri della Sila raccontato dal segretario Pino Tiesi

Oggi non racconteremo di novelli Robin Hood o di romantici guerrieri con arco e freccia, ma di sportivi entusiasti e consapevoli, dotati di passione, costanza e tanta voglia di sfidare i propri limiti. Sono il gruppo sportivo degli Arcieri della Sila. A parlarci della loro avventura sportiva e associativa il segretario Pino Tiesi.

Iniziamo dando qualche piccolo cenno storico dell’associazione.

Il primo gruppo che fondò quella che oggi conosciamo come ASD Arcieri della Sila iniziò ufficialmente la sua avventura il primo maggio del 1994 con un nome diverso da quello di adesso. Questa, nata in presila, fu in assoluto una delle prime associazioni che si dedicavano a questo sport del territorio.

Chi fa parte della vostra associazione, esiste un limite di età?

In realtà esisterebbe solo un limite di entrata, fissato a 9 anni, ma è relativo solo alla partecipazione alle gare. Per quanto concerne il “limite” in uscita, invece, non esiste. Dipende dalla passione e dalla volontà dell’arciere. Infatti, grazie anche alla tecnica acquisita e alle diverse tipologie di arco, in tanti continuano a praticare questo sport anche dopo gli ottant’anni.

Cosa fa scoccare (è il caso di dirlo) la voglia di cimentarsi in questo sport? 

Credo innanzitutto una passione innata. Si tratta di uno sport che ti spinge sempre a cercare il proprio limite, ad allenarti con costanza per fare sempre meglio, cercando di centrare ogni volta un nuovo obiettivo. 

Obiettivi che hanno bisogno di concentrazione e costanza. Cosa serve per diventare un buon arciere? 

Di sicuro un buon istruttore e, ovviamente, tanto allenamento. In una seconda fase deve poi scattare il divertimento nella competizione. Competizioni che, però, non devono mai essere ossessive perché, in base alla nostra esperienza, gli arcieri che continuano a praticare questo sport sono quelli che riescono a vivere senza ansia il confronto con gli altri atleti. 

Questa è la ricetta principale per l’ “arciere modello”. Cosa serve invece per iniziare?

Chi si approccia alla nostra, così come ad altre associazioni, può iniziare con gli strumenti che mettiamo a disposizione gratuitamente. Poi, per chi è realmente interessato, dopo il tesseramento arriva il momento di iniziare a comprare la propria attrezzatura con una spesa che, aggirandosi intorno alle 400-500 euro, mette alla prova la bontà del percorso intrapreso. 

Percorso che, dopo i primi non semplicissimi tentativi, continua con risultati sempre più incoraggianti.

Di sicuro i risultati sono lo stimolo per continuare a fare sempre meglio. La maggior parte dei ragazzi in età scolare spesso si cimentano in sport più “alla moda” come calcio, piscina, danza. Soprattutto per i più giovani, il tiro con l’arco, si mostra utilissimo per controllare la frustrazione di non “andare nel giallo”, cioè di non fare sempre e subito il massimo, diventando così uno stimolo e un supporto educativo ai tanti giovani che tendono ad arrendersi subito.

Quindi uno sport che educa alla pazienza, alla disciplina, alla costanza nell’allenamento.

Sviluppare pazienza per ottenere un risultato è importantissimo. Il tiro con l’arco è uno sport che non dà tutto subito, ma è necessaria molta disciplina e perseveranza. Ragion per cui un buon arciere si allena più volte alla settimana. 

Passiamo agli aspetti più tecnici. Come si diventa membri dell’associazione sportiva? 

Intanto la nostra associazione fa parte della FITARCO (Federazione Italiano Tiro con l’Arco); quindi, aderendo all’ASD Arcieri della Sila, si entra a far parte di una famiglia molto più grande. Una cosa che però è opportuno precisare riguarda chi e come ci si avvicina alla nostra realtà associativa. Nonostante siano diverse le manifestazioni, anche promozionali, fatte all’esterno, i soci che negli ultimi anni sono arrivati a tesserarsi con noi sono quelli che nutrivano una passione reale per questo sport; che lo cercavano.

Quindi una spinta ad entrare che non è dettata dalla curiosità o da un’infatuazione passeggera?

Esatto. È stato così per la maggior parte di noi. Ne abbiamo magari sentito parlare da un amico, siamo venuti a provare… poi è scoccata la scintilla.

In quanti, al momento, condividete la passione per questo sport?

Sono decine e decine gli appassionati che nel corso di questi ultimi 35 anni associativi si sono avvicinati al tiro con l’arco. Al momento contiamo 19 iscritti e, generalmente, ci incontriamo tre volte alla settimana, lunedì, mercoledì e venerdì in una struttura messa a disposizione dal Comune di Spezzano della Sila adiacente al campo sportivo. 

Abbiamo più volte fatto cenno all’importanza degli allenamenti. Come si svolgono?

D’inverno ci dedichiamo soprattutto agli allenamenti indoor con distanze non superiori ai 18 metri. Durante i mesi estivi, quando invece possiamo sfruttare il campo sportivo, tiriamo  sui paglioni posti a 70 metri; distanza molta gradita anche dalla federazione perché è quella con cui si gareggia alle Olimpiadi. 

Olimpiadi che, almeno per il momento, restano un sogno, anche se uno l’avete già raggiunto. Infatti entrando in queste stanze si respira subito un’aria di amicizia e voglia di stare insieme oltre lo sport.

È proprio così. Il nostro, col tempo, è diventato un gruppo di amici consolidato, ma al contempo aperto a quanti ne vorranno fare parte. Questo è uno sport che ti consente di fare amicizia anche con gli avversari. Ci si ritrova, si parla, ci si confronta, ci si sfida.