Benedetto il nuovo fonte a San Giuseppe Sposo di Maria

Il progetto è stato messo su carta dall'architetto Vincenzo Apicellamentre l’esecuzione è stata affidata ad Alessandro Macinai, sotto la supervisione di p. Marco Rupnik del Centro Aletti. Il fonte è di forma ottagonale e richiama “l’ottavo giorno”

Nella domenica della Divina Misericordia la comunità parrocchiale di San Giuseppe Sposo di Maria di Cosenza ha vissuto un momento di particolare grazia: mons. Nolè ha infatti benedetto il nuovo fonte battesimale e presieduto la solenne celebrazione eucaristica. Il parroco, don Emanuele Mastrilli, nel porgere i saluti, ha raccontato che per la realizzazione del fonte si è ispirato all’insegnamento dei Padri della Chiesa e alla normativa CEI. L’arch. Vincenzo Apicella ha messo su carta il progetto mentre l’esecuzione è stata affidata ad Alessandro Macinai, sotto la supervisione di p. Marco Rupnik del Centro Aletti, molto legato alla vita della comunità. Il fonte è di forma ottagonale e richiama “l’ottavo giorno”. È costituito da una parte superiore in pietra, adornata da croci, e da una inferiore ove campeggiano degli intarsi raffiguranti, attraverso i naturali colori delle varie tipologie di legno, la discesa di Gesù agli Inferi nell’atto di afferrare i polsi di Adamo ed Eva, e il battesimo di Cristo. È stato collocato vicino ai confessionali per rimarcare il legame tra il sacramento del battesimo e quello della riconciliazione. Un’opera importante realizzata proprio nell’anno di San Giuseppe indetto da papa Francesco, nell’ambito del quale la comunità sta portando avanti diverse iniziative tra le quali l’adorazione perpetua ogni 19 del mese e la messa votiva al santo patrono ogni mercoledì. Mons. Nolè ha sottolineato l’importanza di vivere i sacramenti in modo autentico per essere testimoni della misericordia che hanno sperimentato i discepoli e, in particolare, Tommaso, protagonista della pagina evangelica. “È fondamentale che i genitori cristiani donino il battesimo ai loro figli – ha evidenziato l’Arcivescovo – e nel benedire questo fonte intendo benedire anche tutte le famiglie che hanno avuto o avranno figli che nasceranno a vita nuova proprio attraverso di esso e che, testimoniando la vittoria di Cristo sul peccato e sulla morte, possano vivere da risorti”.